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«Medico in famiglia 5»: Nonno Libero è geloso del mitico Kabir Bedi

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Su questo confronto multietnico si giocherà buona parte della nuova serie di "Un medico in famiglia", la quinta, che arriva su Raiuno giovedì 15 marzo e sfida il Grande Fratello 7. Tredici le puntate da due episodi ciascuna - prodotte dalla Publispei per Rai Fiction - con il cast ancora impegnato nelleriprese a Cinecittà. All'ex Sandokan della tv il ruolo del capostipite di un'allegra nidiata di nipoti, che va ad abitare in una villetta accanto a casa Martini e ci apre un ristorante: del gruppo fa parte Sarita (la bellissima attrice inglese di origine indiana Shivani Ghai), giovane dottoressa impegnata nell'ambulatorio dove un tempo lavorava Lele (l'indimenticato Giulio Scarpati). Dopo travagli, liti, incomprensioni, le due famiglie, i Martini e i Dahvi, individueranno la possibilità di una convivenza difficile, ma non irrealizzabile. «Francamente il mio omologo indiano mi sta un pò antipatico - precisa Lino Banfi -. Oltre agli odori di curry del ristorante, mi fa incacchiare perchè Kabir è bello e di lui si innamorano tutte le donne di casa. Ma alla fine ci conquistiamo a vicenda, io comincio a indianeggiare e lui si liberalizza. Più integrati di cosi!». Kabir Bedi e Shivani Ghai non sono le uniche new entry della serie: c'è David Sebasti, il nuovo medico in famiglia (dopo Scarpati e Pietro Sermonti), nipote di nonna Enrica (Milena Vukotic); Carol Andrè, Elisabetta Pellini, Vania De Moraes, Alessandro Bertolucci e i giovani Rizan Shahul Hameed e Subasch Scheggi (nei panni di Sumede e Saju, gli altri due nipotini di nonno Kabir). Confermati i personaggi di Cettina (Lunetta Savino) con il suo Torello (Francesco Salvi) e Maria (Margot Sikabonij), tornata a Roma dopo la coinvolgente esperienza in Africa, dove è invece rimasto l'amato Guido (Sermonti). Se l'intergrazione razziale è il tema portante della quinta serie, il "Medico" - andato in onda per la prima volta nel 1998 - ha sempre testimoniato, a volte anche in modo critico, i cambiamenti di costume del nostro Paese affrontando argomenti come la terapia del dolore e la sessualità degli anziani, i maltrattamenti negli ospizi e l'antisemitismo, il bullismo a scuola e la droga, le stragi del sabato sera, la tolleranza in tutte le possibili accezioni.

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