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Laganà al Parioli con «Geneticamente mortificato»

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«Ballo in televisione per riempire il teatro»

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La visibilità acquisita col piccolo schermo è infatti uno strumento utile per attirare la gente ad assistere ai suoi spettacoli. Ora è pronto a replicare il suo one man show «Geneticamente mortificato», al Parioli di Roma da martedì e poi in tournée, in attesa di una commedia musicale. Come si è trovato a «Ballando con le stelle»? «È stata una parentesi divertente e scherzosa. Non avevo nessuna esperienza da ballerino tranne che qualche coreografia con Antonello Falqui e ho dovuto imparare. Mi piace sempre rischiare e mettermi in discussione e questa nuova avventura mi ha fatto bene alla salute e alla mente: sono dimagrito nove chili! Ho trovato valida la formula di una trasmissione a metà fra reality e varietà. La popolarità che ho raggiunto mi è servita inoltre per riempire di più le sale teatrali». Che impressione le fa il successo dello spot con Christian De Sica? «Credo che stia diventando un tormentone. Abbiamo già ultimato nuovi episodi che verranno trasmessi prossimamente. Il segreto sta in un lavoro ben girato e nella scelta di attingere alla commedia all'italiana, un genere straordinario che andrebbe riscoperto. Probabilmente De Sica e io abbiamo formato una nuova coppia comica e mi auguro che in futuro nascano possibilità di collaborare. Ho con lui un feeling speciale». Le piacerebbe approdare al grande schermo? «Il mio rapporto con il cinema è piuttosto strano. Ho realizzato cinque o sei partecipazioni molto differenti: dal primo film "Sing sing" con Celentano all'ultimo "Prendimi e portami via" con Valeria Golino in cui avevo un ruolo semiserio e toccante, non ho mai rispecchiato una tipologia fissa. La mia massima aspirazione sarebbe la commedia all'italiana e chissà se l'incontro con De Sica non possa dimostrarsi determinante». Ma potrebbe stare lontano dal palcoscenico? «No, il teatro è la mia attività preferita e primaria. Mi ha sempre assicurato gratificazioni e opportunità di scegliere. Dopo anni di Teatro tenda battendo Roma e recitando nelle periferie mi sono conquistato il mio pubblico. Se una proposta non mi convince, rinuncio. Sarei molto più ricco se avessi accettato tutte le offerte che mi sono capitate. Adesso sto per realizzare per il 2008 una commedia musicale sull'antica Roma nello stile di Garinei e Giovannini con una storia della città ironica e surreale, condita con canzoni e balletti. Vorrei continuare anche in futuro a spaziare fra i generi teatrali tornando al classico e proseguendo con le mie performance solitarie di satira sociale». Qual è il segreto della riuscita di «Geneticamente mortificato»? «Ho avvertito l'esigenza di raccontare le difficoltà della vita quotidiana in una chiave comica, ma anche un po' poetica come quando brindo agli ultimi o tocco i problemi delle nuove generazioni. È importante anche la musica in scena di una band formidabile con cui posso intonare una serie di canzoni scritte appositamente per lo spettacolo». T.d.M.

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