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La carriera

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Una vita sotto il segno della creatività

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È nato a Roma nel 1944 e qui si è laureato in Architettura all'Università «La Sapienza», nel 1969. In realtà, come spesso accade nel nostro Paese, per molto tempo Fuksas è stato trascurato in Italia. Non a caso, oltre a quello romano, l'architetto ha studi a Parigi, a Vienna e a Francoforte. Fuksas tiene particolarmente anche al suo incarico di Direttore della VII Biennale di Architettura di Venezia, dal 1998 al 2000, intitolata «Less Aesthetics, More Ethics». Sorprendente e di grande impatto fu soprattutto la sua idea di creare un gigantesco schermo lungo trecento metri dove scorrevano immagini di megalopoli, delle bellezze oceaniche, delle distruzioni belliche, oltre all'ultima provocatoria intervista all'architetto Bruno Zevi, costante modello etico di Fuksas. Tra i premi attribuitigli spiccano nel 2006 l'Urban Land Institute per il Nuovo Polo di Fiera Milano, il Grand Prix d'Architecture Francaise nel 1999 e il Premio alla carriera, «Vitruvio International» a Buenos Aires, nel 1998. Attualmente sta lavorando a tre grandi progetti urbani internazionali: per l'università panafricana che deve sorgere ad Abuja, capitale amministrativa della Nigeria, per Vilnius, capitale della Lituania (con un ritorno alle origini di Fuksas) e per Marsiglia. Fuksas vede infine la più grande sfida dell'architettura contemporanea nella capacità di creare periferie a misura d'uomo e di cui essere orgogliosi. G. S.

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