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Scorsese in vetta alle classifiche

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Alla Festa del Cinema di Roma, che ha chiuso i battenti pochi giorni fa, ha presentato il film «The Departed - Il Bene e Il Male», che sta raccogliendo tali consensi di critica e pubblico che nessuno (forse nemmeno lui), si sarebbe mai immaginato. Non solo: Scorsese, per natura sempre molto riservato, comincia a far parlare di se anche per motivi extra-cinema. Sembra che proprio ieri abbia acquistato ad Acqualagna (patria del tartufo bianco) un super-tubero da oltre un chilo, soffiandolo ad un altro acquirente vip: Silvio Berlusconi. La storia della... fine di Martin Scorsese inizia molti anni fa: nei Settanta. Gira, in relativamente pochi anni, una raffica di film che lasciano tutti a bocca aperta: «Mean Streets» (1973), «Alice non abita più qui» ('74), «Taxi driver» ('76), «New York, New York» ('77), «L'ultimo valzer» ('78) e, dopo ripetute insistenze di De Niro, nell'80 «Toro scatenato». Il mondo cinematografico è ammutolito. Il successo di pubblico è buono, ma l'impatto su chi fa cinema, registi, attori, sceneggiatori, montatori, è esplosivo. Nei '70 Scorsese ha cambiato il modo di fare cinema. Ma in molti dicono: «Scorsese? ha già dato tutto... cosa altro può fare?». Bene, nell'86 realizza «Il colore dei soldi», lanciando Tom Cruise e rilanciando Paul Newman. Qualche «acciacco» e già lo danno di nuovo sul viale del tramonto. Allora lui nel '90 gira «Quei bravi ragazzi» e nel '91 «Il promontorio della paura» (il suo film che, fino a «Departed» incassa di più). Poi qualche anno un po' sotto tono (per lui sotto tono, cento altri ci metterebbero la firma). Gira un video musicale, «Bad», con Michael Jackson. E già i detrattori sentenziano: «È finito». Come no: 2002, «Gangs of New York»; 2004, «The aviator»; 2006, «The departed». Martin Scorsese sembra un gatto con nove vite. E ne ha consumate solo tre o quattro. Il suo presente: questa sera è alla mega-festa di Bill Clinton al Beacon Theater di Broadway. Per l'ex presidente suonano i Rolling Stones e Scorsese realizzerà un documentario su di loro. Il futuro: un film ambientato nel Giappone del XVII secolo: «Silence». Uscirà nel 2008. Sarà un successo? Difficile non crederlo.

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