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Le testimonianze

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Persino contro il presidente Bush e il suo staff. Blog censurati per i militari ancora in zona operazioni. Ma molti di loro tornati in patria hanno iniziato una campagna contro quella guerra nella quale hanno creduto per vendicare i morti delle Torri gemelle ma che ora non comprendono più. È nata persino un associazione «Iraq and Afghanistan Veterans of America» che raccoglie le testimonianze dei soldati che hanno partecipato alle missioni Enduring Freedom ed Iraqi Freedom. «Lo sapete cosa si prova a guardare negli occhi gente che vi odia con tutto il cuore?», scrive un marine appena tornato da giorni e giorni di pattuglia per le strade di Baghdad sotto il sole torrido e con il rischio di beccarsi la pallottola di un cecchino o saltare su una bomba. E un altro veterano: «La missione era di mettere l'Iraq al sicuro e aiutare gli iracheni. Abbiamo visto con i nostri occhi la terribile sofferenza che hanno dovuto sopportare. Abbiamo visto la speranza nei volti dei bambini iracheni che potrebbero avere la possibilità di crescere liberi come i nostri. E invece le persone che hanno pianificato questa guerra hanno visto l'Iraq cadere preda del caos, e si sono rifiutate di cambiare il corso delle cose. I nostri soldati stanno ancora aspettando una politica che coinvolga il resto del mondo e li sollevi dal loro fardello. La mia domanda per il presidente Bush è questa: quando si prenderà la responsabilità delle decisioni che ha preso in Iraq e capirà che c'è qualcosa di sbagliato nel modo in cui le cose stanno andando?». Mau.Pic.

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