Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'artista racconta del nonno Sigmund «Era un uomo spiritoso che si divertiva a fare scherzi terribili per spaventarmiMa io non smettevo di ridere»

default_image

  • a
  • a
  • a

È una lunga retrospettiva di ricordi l'intervista che l'84enne Lucian Freud ha concesso all'inserto domenicale del «Daily Telegraph» alzando il sipario su una vita sregolata e dominata dalla passione per il suo lavoro. Freud, il più celebre pittore britannico vivente, ricorda con rabbia quel lontano giorno nel luminoso studio di rue des Grands-Augustins quando Picasso si appartò nella mansarda con Caroline. «Ero molto nervoso quando lei scese di nuovo nello studio» ricorda l'anziano artista che sposò Caroline poche settimane dopo, «le chiesi di dirmi cosa fosse successo ma lei mi rispose "non te lo dirò mai, mai", e io non glielo ho più chiesto». Una certezza, dunque, solo velata da un'ombra di dubbio ma avvalorata dalle parole che la stessa Lady Caroline pronunciò prima di morire nel 1996: «Sì, quello di Picasso fu un vero assalto!». La famiglia di Freud, nato a Berlino nel 1922, si trasferì a Londra nel 1933 all'avvento di Hitler al potere in Germania e Lucian divenne presto suddito di Sua maestà. Degli inglesi, d'altra parte, sembra aver assorbito tutto, dalla passione per le scommesse ed il gioco al senso dell'umorismo, sempre venato da una sottile dose di understatement nei giudizi sul prossimo, dall'amore per la Regina ad uno scrupoloso silenzio sulla sua (molto movimentata) vita privata. Ma, nonostante il gran numero di relazioni che gli sono state attribuite, Freud sostiene di non credere troppo all'amore.«Mi sarò innamorato due, tre volte in tutta la vita e credo francamente che non ci si possa innamorare di più», afferma Freud, «la gente non sa parlar d'altro, ogni giorno, ma credo che l'amore sia in realtà una cosa particolarmente rara». Nella lunga intervista, l'artista si mette a nudo e ne emerge il ritratto di una persona anziana, con poche certezze e molti lividi nell'anima. Come i freddi nudi femminili o le disperate fisionomie di uomini soli o anziani, che ne hanno fatto uno dei maggiori ritrattisti viventi. Sembra non appassionarsi più a molto Lucian Freud, se non al suo lavoro. Ha un ricordo molto bello della regina che lui raffigurò nel 2001 in un ritratto che per il suo impietoso verismo fece gridare allo scandalo molti conservatori. «L'ho sempre ammirata..è una persona con una mentalità estremamente aperta», e un ricordo altrettanto bello del suo «maestro» Francis Bacon. Non poteva mancare una domanda sul celebre nonno Sigmund. «Era un uomo molto spiritoso..» afferma Lucian provocando la sorpresa dei due intervistatori. «Sì, vedete, ero un bambino e lui era anziano, malato, un cancro alla mandibola. Un giorno comparve all'improvviso con la sua dentiera in mano e la sbatteva come si trattasse di nacchere, ma io non mi spaventai e non smettevo di ridere..».

Dai blog