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Il Festival di Venezia l'8 settembre renderà omaggio al regista

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Premio Bianchi a Marco Bellocchio. Restaurato «Il diavolo in corpo»

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Lo ha deciso il direttivo nazionale del Sngci, il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani, che tradizionalmente assegna il Bianchi a Venezia, durante la Mostra del Cinema, in collaborazione con la Biennale e la direzione del festival. L'8 settembre prossimo al Lido la consegna del premio, con la proiezione alla Sala Pasinetti del Palazzo del Cinema di un film scelto dallo stesso Bellocchio: «Il diavolo in corpo» con Maruschka Detmers, accolto nel 1986 come un film-scandalo e tra i più sottovalutati nell'opera del regista, messo a disposizione per Venezia dall'Istituto Luce: un'occasione, per l'Sngci, anche per ricordare Leo Pescarolo che di quel film fu produttore. Il «Bianchi» è un premio al quale il sindacato è particolarmente affezionato perchè è intitolato alla memoria di un grande critico e giornalista. Il premio è stato negli anni assegnato ad attori come Alberto Sordi, Sophia Loren e Nino Manfredi, a produttori come Dino De Laurentiis e Goffredo Lombardo, ma soprattutto ad autori quali Mario Soldati, Cesare Zavattini, Alessandro Blasetti, Renato Castellani, Luigi Zampa, Alberto Lattuada, Mario Monicelli, Luigi Comencini, Giuseppe De Santis, Francesco Rosi, Dino Risi, Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Luigi Magni, Carlo Lizzani, Bernardo Bertolucci. Tra grandi firme come Age e Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico e Peppino Rotunno, lo ha ritirato anche Michelangelo Antonioni che, proprio nel 1946, quando ancora non era passato dietro la cinepresa, è stato tra l'altro tra i fondatori del Sngci.

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