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Fabriano rende omaggio al suo Gentile

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32 capolavori ospitati allo Spedale di Santa Maria a fianco di opere di Masaccio e Beato Angelico

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Il curatore dell'evento, Arturo Carlo Quintavalle, ha riunito per l'occasione oltre cento capolavori di scultura, pittura, mosaico, miniatura ed oreficeria ricollegandoli all'architettura delle maggiori cattedrali medievali e coprendo un arco di tempo compreso fra XI e XII secolo. Fra le opere di maggior rilievo basta ricordare quelle di Wiligelmo e dei suoi seguaci, oltre alle sculture di Niccolò. Finalmente un grande artista come Gentile da Fabriano (1380 circa-1425) riceve l'omaggio di un'ampia mostra nella sua città natale, a partire dal 21 aprile, nella bella sede dello Spedale di Santa Maria del Buon Gesù. L'esposizione si intitola «Gentile da Fabriano e l'altro Rinascimento» e accanto a 32 capolavori della gloria locale, che seppe unire la preziosità del gotico internazionale con le rivoluzionarie novità rinascimentali, sono esposte opere di altri artisti straordinari come Masaccio, Masolino, Pisanello, Beato Angelico. Il Castello Estense di Ferrara all'inizio del Cinquecento aveva un luogo assai fastoso ma altrettanto segreto: l'Appartamento di Alfonso I d'Este, con i suoi celebri Camerini che custodivano mirabili capolavori di Tiziano, Giovanni Bellini, Dosso Dossi. Dopo la Devoluzione di Ferrara allo Stato Pontificio, a partire dal 1598, queste opere sono andate disperse in mezza Europa. Ora finalmente si è concluso lo strepitoso restauro dell'Appartamento Ducale che viene aperto al pubblico con la mostra «I Camerini del Principe» (fino al 18 giugno). Per l'occasione tornano temporaneamente a Ferrara alcuni capolavori di Dosso Dossi, fra cui l'«Arrivo di Bacco nell'isola di Nasso», proveniente dal Museo di Mumbai, in India. Grande esponente della Scuola di New York e dell'Espressionismo astratto americano, amico di Jackson Pollock e Franz Kline, un artista come Conrad Marca-Relli ( 1913-2000) è stato anche molto legato al nostro paese, oltre che per le sue origini italiane anche per aver deciso di trascorrere gli ultimi anni della propria vita a Parma dopo aver conosciuto un dinamico imprenditore d'arte come Giuseppe Niccoli. Ora la Galleria Lagorio Arte Contemporanea di Brescia gli dedica fino al 17 giugno una mostra di coinvolgente intensità, che rivela tutta l'introversa profondità e il raffinato rigore formale dei suoi collage saldamente costruiti e concepiti come anti-retorici "meccanismi dello spirito". Jannis Kounellis, artista greco di ampia notorietà, ha visto nascere la propria fortuna in Italia grazie a mostre che hanno fatto epoca e scalpore, come quella in cui espose cavalli vivi nella galleria-garage di Fabio Sargentini, a Roma. E col passare del tempo il suo istinto visionario si è servito spesso del connubio tra lastre di ferro e sacchi di carbone. Dal 22 aprile al 4 settembre il Museo d'Arte Donnaregina di Napoli, il MADRE, gli dedicherà un'imponente mostra retrospettiva che ripercorrerà il suo intero itinerario creativo, dalla metà degli anni Sessanta ad oggi. A Benevento il nuovo spazio espositivo di Palazzo Paolo V è stato inaugurato da una mostra d'arte contemporanea intitolata «Alla luce del tempo», che ha la sua sezione più importante nell'omaggio a Piero Dorazio, il grande astrattista scomparso quasi un anno fa. Più passa il tempo e più ci si rende conto dell'importanza storica dell'artista romano, protagonista di una pittura scintillante e colma di spiritualità laica, ma anche capace di fare da ponte fra le esperienze europee e quelle americane. Altri artisti in mostra sono Arcangelo, Ronnie Cutrone, Urs Luthi e Studio Azzurro.

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