Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Le Olimpiadi degli stilisti

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

E sulla pista di ghiaccio, oltre alle sue piroette, in mondovisione durante le Olimpiadi invernali di Torino, passeranno anche i suoi abiti di gara griffatissimi. Perché, prima di essere una campionessa di pattinaggio artistico, la nostra Carolina Kostner è una bella diciottenne che alla firma non vuole rinunciare neanche quando gareggia. E non è la sola. Giovani, spesso belli, i campioni del Circo bianco vogliono colpire pure per le loro mise. Gli stilisti «cavalcano» il momento e finiscono ancor più sotto i riflettori. Loro, gli sportivi, si guadagnano un posto al sole «riparandosi» dall'eventuale (speriamo di no!) debacle sulle piste. Ma Carolina è anche «buona» e i vestiti che si è fatta firmare niente di meno che da Roberto Cavalli li metterà all'asta, alla fine delle gare, per raccogliere fondi da devolvere all'associazione «Un sogno per il Gaslini» che si occupa dei piccoli ricoverati nell'ospedale genovese. «All'inizio ho accettato - spiega Cavalli - perché mi sembrava un'esperienza nuova. Poi, quando ho saputo del progetto di solidarietà sono stato ancora più felice». E il filone «moda benefica» non si esaurisce qui. Sempre per il Gaslini, la Ciesse ha creato un piumino con il tricolore sulle spalle. Si chiama «Podium» e la testimonial è Deborah Compagnoni affiancata da Isolde Kostner, Gustav Thoeni e Piero Gross. Non firma abiti per le Olimpiadi, ma presenta il libro fotografico di Special Olympics («I can»), Giorgio Armani. Stasera, la riapertura della boutique del marchio in piazza San Carlo, a Torino, sarà l'occasione per Re Giorgio per parlare del programma internazionale di allenamenti e competizioni atletiche per persone con disabilità intellettiva. E mentre Giorgio Rocca, il più atteso degli sciatori in pista (a cui tocca far dimenticare Alberto Tomba) si prepara al cancelletto con le tutine della Fila, caschetto e occhiali Briko, Ermanno Scervino ha firmato le divise della squadra olimpica russa (a dimostrazione che è quello il mercato che sta aprendo di più le porte al made in Italy). Splendidi piumini couture rossi e bianchi con la pelliccia nel cappuccio. La palma dei costumi più scenografici, però, stavolta se la prende Moschino. La società produttrice della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, ha chiesto al direttore creativo del marchio, Rossella Jardini, di preparare gli abiti dei porta cartelli per la parata di venerdì. Ognuno degli 89 paesi partecipanti sarà introdotto da un abito-scultura. Quello italiano, indossato dalla Miss Italia 2005, Edelfa Chiara Masciotta, avrà la gonna luminosa sui cui è stata reinterpretata in miniatura tridimensionale la città di Torino con la sagoma della Mole Antonelliana.

Dai blog