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Niente spettacoli, qui si mangia

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La «guida» alle osterie e trattorie d'Italia: quando il cibo non è uno show

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421, euro 20). Il libro è stato presentato in anteprima ad Arezzo nell'ambito di Agri&Tour 2005, Salone Nazionale dell'Agriturismo e dell'Offerta Territoriale. Lo firma il giornalista Carlo Cambi, fondatore di «Viaggi», la prima rivista di turismo italiana, e docente di Teoria e Politica del Turismo all'Università di Macerata, considerato uno dei massimi esperti enogastronomici del nostro Paese, coadiuvato da un cast di golosi ed esperti collaboratori: Petra Carsetti, Valentina Corneli, Lucio Cristino, Maria Stefania Gelsomini e Francesca Gisbussi. L'intento di questa guida è quello di fornire una rassegna ampia e dettagliata delle trattorie italiane, all'incirca un migliaio, che vengono qui scelte e recensite unicamente in base ai meriti guadagnati sul campo (ovvero sulla tavola) e secondo precisi criteri: cucina casereccia, menù con ricette tipiche del territorio e ispirate alla tradizione, uso di materie prime di qualità, ambiente rustico, servizio sorridente e familiare, prezzo sempre inferiore ai 40 euro a testa. Contro l'inflazione di trasmissioni televisive che elargiscono ricette moderne e un po' trendy e contro la moda culinaria che premia gli «esercizi di stile», questa guida valorizza la cucina saporita e genuina del nostro Paese, come quella che si può gustare alla trattoria «Il Latini» di Firenze, segnalata dall'autore tra le «dieci tavole da non perdere» e indicata come il prototipo della vera trattoria italiana. Un libro sfizioso che si propone di dimostrare come spesso il mangiar bene non corrisponda affatto alla spettacolarizzazione del cibo, e che tra un piatto innovativo poco gustoso e una ricetta tradizionale fatta come la faceva nonna, la seconda scelta è sempre preferibile alla prima. «Il gambero rozzo» vuole incoraggiare una maggiore consapevolezza delle nostre radici culinarie nazionali, che sono poi strettamente regionali, indicando una serie di indirizzi indispensabili per chiunque voglia ancora godersi il piacere della tavola e riscoprire, assaporando i prodotti della nostra terra, una storia meravigliosa da conoscere, dove il sapere coincide assolutamente con il sapore. R. T.

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