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Atlanta, villaggio per le arti

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La città è Atlanta, in Georgia, la metropoli d'America considerata dagli urbanisti il prototipo dell'anti-città, e a parlare Renzo Piano, tra gli architetti italiani più famosi al mondo. La visione finalmente si è realizzata: il Villaggio delle Arti presso l'High Museum of Arts aprirà al pubblico il 12 novembre. Il progetto, realizzato a tempi da record, va ad ampliare l'High Museum of Arts (HMA) disegnato nel 1983 da Richard Meier e comprende tre edifici e una piazza. Il nuovo complesso «servirà la doppia vocazione di ogni museo: quella alla contemplazione delle opere d'arte e quella attiva, della socializzazione e dell'intrattenimento», ha spiegato Piano, vincitore del Premio Pritzker, il Pulitzer degli architetti, nel 1998 e coprogettista del Centre Pompidou di Parigi. L'espansione permessa da Piano non si limita ad allargare gli spazi espositivi. L'obiettivo dell'architetto genovese era anche quello di facilitare una rivoluzione urbanistica e il recupero di Midtown Atlanta. Per una città dove appena l'1,3% della popolazione non usa la macchina e dove dopo le cinque del pomeriggio il centro diventa un totale deserto, il Villaggio delle Arti potrebbe consentire di invertire la tendenza, a quell'ora, alla fuga nei sobborghi. «Atlanta è una città in sintonia con la natura - ha detto Piano - Per questo nel disegnare il Villaggio delle Arti ho cercato di creare uno spazio unificato e pieno di luce che abbracciasse il paesaggio e entrasse in dialogo con i suoi dintorni». Per il famoso architetto, l'inaugurazione del Villaggio di Atlanta precederà di pochi mesi quella della nuova Morgan Library a Manhattan, prevista all'inizio del 2006.

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