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Attore, mestiere tra amore e rischi

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A confronto professionisti affermati e giovani alle prime armi

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40su Rai Tre, a partire da domani, nella trasmissione di Rai Educational dal sintomatico nome «Passione precaria». Gli autori Carlo Bolli, Isabella Donfrancesco, Luca Mancini e Alessandra Urbani hanno messo a disposizione l'esperienza di lavoro saltuario che hanno alle spalle per creare un programma in grado di fornire un'istantanea del mondo giovanile e dei cosiddetti "soggetti atipici", cioè la generazione compresa fra i 18 e i 34 anni alle prese con occupazioni intermittenti e con un sogno forte da realizzare. Luca Ronconi, Marco Baliani, Gabriele Lavia, Mariangela Melato, Elisabetta Pozzi, Massimo Popolizio, Michela Cescon, Giorgio Barberio Corsetti, Ottavia Piccolo, Iaia Forte e Gabriele Vacis interverranno per raccontare una vocazione scenica che ha raggiunto i suoi scopi pur avviandoli comunque a una condizione di incertezza nei riguardi del futuro. Per il cinema offriranno la loro testimonianza Toni Servillo, Ferzan Ozpeteck, Mario Monicelli, Gabriele Salvatores, Cristina Comencini, Pierfrancesco Favino, Valentina Cervi, Alessandro Gassman e Massimo Ghini, inseguendo ricordi del passato e svelando desideri per l'avvenire. Pregi e difetti di un mestiere che consente di esprimersi, ma non assicura una continuità nel tempo saranno analizzati da esperti come il fondatore del Gruppo Abele Don Ciotti, la psicologa Maria Rita Parsi, l'economista Innocenzo Cipolletta, l'antropologo Massimo Canevacci, lo storico del teatro Guido Davico Bonino, il filosofo Umberto Galimberti. Ogni puntata si prenderà in considerazione un tema legato alla formazione e al lavoro, valutando il rapporto dei giovani con le scuole, selezionando le concrete opportunità, appurando il significato del confronto con i maestri dell'ambiente dello spettacolo e dando spazio ai suggerimenti, agli spunti e alle esigenze degli allievi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica «Silvio d'Amico», della Scuola Paolo Grassi di Milano, del Piccolo di Milano, dello Stabile di Genova, dello Stabile di Torino, del Laboratorio di Gabriele Vacis e degli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia. Realizzato tutto internamente con mezzi e maestranze Rai, l'appuntamento televisivo prevede le musiche originali di Alberto "Polo" Cretara, hip hopper di area napoletana, e la visione del backstage del musical «Datemi tre caravelle» con Alessandro Preziosi e dell'opera lirica «Federico II: l'ultima danza» di Antonio Maiello.

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