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Chailly e le magie musicali di Puccini dagli esordi

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Uno straordinario e prezioso Concerto che ripercorrerà gli esordi di Puccini, dal 1876 al 1893, e offrirà alcune prime esecuzioni dell'Edizione Corus e la prima esecuzione moderna della prima versione della romanza «Sola perduta» da Manon Lescaut. L'atteso evento è stato presentato, ieri, a Milano, al Teatro alla Scala, dal vicepresidente del consiglio d'amministrazione della Fondazione scaligera, Bruno Ermolli, che è anche presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni Pucciniane del quale è presidente onorario la seconda figura istrituzionale del Paese, Marcello Pera, presidente del Senato. In compagnia del sindaco di Milano, Gabriele Albertini, e del suo collega di Lucca, Fazzi, nonché del direttore d'orechestra Chailly, Ermolli ha annunciato che il concerto «Giacomo Puccini I Atto» sarà espressione di eccellenza artistica per l'esecuzione dell'Orchestra Filarmonica della Scala e del Coro del grande Teatro lirico milanese, per le interpretazioni del soprano Cristina Gallardo Domas, nonché per la freschezza del Coro delle Voci Bianche della Polifonica Lucchese. Ermolli ha, poi, indicato nell'estate '06, tra giugno e luglio, a Torre Del Lago, il «Giacomo Puccini II Atto». Prima di lasciare a Chailly il compito di illustrare le scelte del programma del grande concerto di ottobre, il sindaco Albertini ha voluto ricordare «Il legame inscindibile che Giacomo Puccini ebbe con Milano». «Puccini si perfezionò al regio Conservatorio dove fu compagno di Mascagni - ha aggiunto Albertini - A Milano ebbe contatti anche con la Scapigliatura, con Boito e altri artisti che ne facevano parte. L'amore per Milano non fu mai dimenticato da Puccini, benché fu proprio alla Scala che la sua Butterfly debuttò tra fischi spietati. Ma Puccini seppe fare tesoro del fiasco: tagliò, cambiò lo spartito e riuscì a portare la sua opera al successo che meritava». Emozionato ed entusiasta, il maestro Riccardo Chailly si è detto onorato di partecipare alle Celebrazioni Pucciniane che hanno lo scopo di ricordare quell'immenso patrimonio di arte e cultura che rappresenta il grande compositore di Torre Del Lago. «Fin da ragazzo, Puccini per me fa parte di una scelta per la vita - ha spiegato Chailly - Lo considero, assieme a Gustav Mahler, l'autore centrale della musica del '900. Le partiture di Puccini sono una scoperta continua per la sua modernità d'autore e per la continua invenzione, soprattutto timbrica». Undici i brani di «Giacomo Puccini I Atto», per un'ora e 20 minuti di magie musicali, dall'iniziale Preludio a Orchestra in Mi al finale da «Edgar», terzo atto, con l'«Overture», il «Requiem aeternam» e «Addio mio dolce amor».

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