
Ines Sastre, attrice e conduttrice alla 62ª Mostra d'arte cinematografica di Venezia, un'esperienza da ripetere? «Certamente.

Io l'ho fatta due volte, all'inizio e alla fine della Mostra. Amo Venezia, il cinema e il mio lavoro. Credo molto nella Mostra d'arte cinematografica. Ho già frequentato Venezia come attrice. E Venezia è una delle città più belle della bella Italia». Le piace lavorare in Italia? «Assolutamente sì. Ricordo esperienze di lavoro e umane di grande emozione. L'Italia è un paese magico. Il cinema italiano mi piace. Rilavorerò con un gran regista presente anche a Venezia, Pupi Avati. L'Italia potrebbe essere eletta la mia seconda patria». La bellezza le ha regalato tanto? «Certo. Anche se in tutto il mondo ci sono tante belle donne. Non è certamente una dote sufficiente per il lavoro che facciamo. Vanno curati anche altri aspetti. La bellezza deve essere accoppiata ad altre doti. A volte la bellezza non dice proprio niente. Mi auguro non sia il mio caso». A cosa o a chi non rinuncerebbe mai? «Ai miei genitori e al mio amore. Comunque nella vita bisogna far quel che si vuole e battersi per quel che si crede. La dignità è la prima qualità di una persona». Dove vuole arrivare? «Non lo so. Si arriva non per programmi. La vita ti regala quel che vuole. Bisogna saper aspettare e accettare i doni della vita». È stata fortunata? «Certamente sì, a volte sono stata scelta. Non mi aspettavo di essere scelta». Quando ha cominciato il suo lavoro? «Ho cominciato molto presto. Sono stata scelta dal regista Sauro per un film. E poi tra pubblicità e cinema il lavoro non mi è mai mancato. Finora. Spero che sia così per tanti anni ancora». Un attore italiano che le è sempre piaciuto? «Marcello Mastroianni. Lo trovavo fantastico». Qual è il suo valore più valore? «Comportarsi da persona perbene. Non approfittare mai delle occasioni e degli altri». Il cinema che le piace fare e il cinema che le piace vedere? «A volte mi piace vedere il cinema che faccio. Sicuramente amo storie delicate. Comunque il cinema è sempre bello se fatto bene. Il cinema italiano mi piace. E anche gli attori e i registi italiani». Cosa vuol dire fare l'attrice? «Non so. Recitare è sicuramente qualcosa di intenso, di molto forte. Devi regalare agli altri te stessa. Bisogna essere molto generosa».
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