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Cioccolatini-bomba da Hitler

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«Prima dell'invasione dobbiamo terrorizzare la popolazione inglese»

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Era questo il piano con cui i nazisti, durante la seconda guerra mondiale, pensavano di colpire la Gran Bretagna prima di invaderla. Lo ha reso noto l'intelligence britannica pubblicando alcuni documenti d'epoca finora ignoti che facevano riferimento a spie naziste entrate nel territorio con lo scopo di sabotare articoli di ogni genere per spaventare la popolazione. Prime fra tutte le barrette di cioccolata, a cui si fa riferimento in quasi tutti i documenti ritrovati, e poi anche prugne in scatola, barattoli di frutta, saponi, pasticche per il mal di gola, torce elettriche, pezzi di legno e carbone, cinture di cuoio penne e bottiglie termiche. Ma non solo: perchè i nazisti avevano pensato persino di imbottire di esplosivo anche i topi morti. Per realizzare il piano Hitler avevano fatto infiltrare molte spie nel territorio britannico con tanto di materiale grezzo e libretto di istruzioni. Come ad esempio tre spie che furono arrestate - riferiscono i documenti trovati - nel luglio del 1940 nella costa sud-occidentale dell'Irlanda e internate a Dublino perchè considerate sabotatori. Alcuni articoli di giornale mostrano poi con un diagramma il funzionamento della bomba che altro non era che uno strato di acciaio ricoperto da un sottile strato di cioccolata. Quando il pezzo alla fine della barretta veniva spezzato, automaticamente toccava lo strato metallico che esplodeva dopo 6 secondi. Un meccanismo che veniva utilizzato anche nelle scatole di piselli, nelle salsicce e nel purè. Ma per spaventare il nemico Hitler puntava anche alla propaganda distribuendo giornali con notizie e false pubblicità come ad esempio una pagina di giornale fasulla dell'Evening Standard datata 17 luglio del 1940 dove si affermava che molti aerei dell'aviazione inglese erano stati abbattuti e che il Parlamento inglese si era riunito in sessione straordinaria per risolvere la crisi. E vicino all'articolo una pubblicità che sponsorizzava proprio uno dei prodotti-bomba da diffondere tra la popolazione. Nei giornali distribuiti non mancavano neanche le fotografie: una ad esempio accostava i bambini inglesi malnutriti a bambini tedeschi, in salute e sorridenti con questo titolo: «La vita per i bambini del Terzo Reich è bella e gioiosa perchè vivono nella Grande Germania». I documenti emersi dagli archivi hanno rivelato che Hitler aveva intenzione di portare i cibi esplosivi anche a Buckingham Palace: «Il piano segreto dei tedeschi - ha affermato il Professor Christopher Andrew, che sta scrivendo la storia dei servizi segreti britannici - era quello di acquistare a Dublino delle scatole di piselli e dopo averle riempite di esplosivo portarle a Buckingham Palace per spaventare la famiglia reale». Eppure secondo lo stesso scrittore questi piani non avrebbero mai funzionato: «Alla fine non erano che fantasie - ha concluso - perchè il meccanismo e l'esplosivo erano di un tipo troppo rudimentale per provocare danni. In quei tempi i metodi di spionaggio e i sistemi di sabotaggio dei tedeschi raggiunsero il 100% di incompetenza.»

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