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di PAOLA PARISET ECCOCI al Festival 2005 dell'Arena di Verona (17 giugno - 31 agosto).

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«Alla magìa delle notti in Arena non si rinuncia, anche a costo di indossare costumi pesanti a 35 gradi. La voce qui è diversa, si espande nel buio e nel vento dandoci il senso dell'infinito, una sensazione irripetibile. E non sarò un'eroina ma Mimì, una piccola sarta, costruita su una grande musica». Tale magìa non nasconde però le difficoltà materiali di questa 83° stagione, per la quale il sovrintendente Claudio Orazi auspica almeno il ritorno ai finanziamenti del 2003, visto che l'Arena accoglie 550.000 spettatori, su un palcoscenico mobile - rinnovato da Giuseppe De Filippi - con più piattaforme per la movimentazione delle masse sceniche. Cinque i titoli: «La Gioconda» di Ponchielli il 17 giugno con la direzione di Donato Renzetti e regìa, scene e costumi di Pizzi in un nuovo allestimento; «Nabucco» di Verdi il 18 diretto da Vjekoslav Sutej, con regìa e scene di Gregari; «Aida» di Verdi il 23 (con 18 repliche e tre cast), diretta dal fedelissimo Daniel Oren con regìa e scene di Zeffirelli; «La Bohème» di Puccini il 9 luglio ancora con Daniel Oren, regìa di Arnaud Bernard e scene di Orlandi; «Turandot» di Puccini il 13 agosto diretta da Lü Jia, con regìa di Yuri Alexandrov, scene e costumi di Viacheslav Okunen. I cast vocali raccolgono come sempre gli artisti migliori, da Marco Spotti a Salvatore Licitra a Marcelo Alvarez, da Giorgio Surian ad Alberto Garzale e a Leo Nucci, da Micaela Carosi a Trichina Vaughn, da Andrea Gruber a Giovanna Casolla, dalla Cedolins alla cinese Hui He ed altri. E il balletto? Avremo Roberto Bolle nella Danza delle Ore de «La Gioconda», Aurelio Gatti per i movimenti coreografici del «Nabucco», le coreografie di Vasiliev per «Aida» e in agosto un balletto di M.«Grazia Garofoli dedicato a Skakespeare nel Teatro Romano. Insomma 50 serate da sogno: d'opera e non solo.

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