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Parlamento e Ministero dei Beni culturali invasi dalle richieste di fondi

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La carica degli anniversari

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Ci toccano, salvo imprevisti, le celebrazioni ufficiali, curate da comitati che si sono formati all'uopo, e che hanno ottenuto contributi dal ministero dei Beni Culturali. Entro il 16 febbraio la Commissione Cultura della Camera dovrà esprimere un parere sul decreto ministeriale che stanzia 5.710.000 euro in favore dei Comitati costituiti ad hoc, e di quelli già esistenti. Il compito di setacciare le richieste di finanziamenti compete a un organismo tecnico - la Consulta dei Comitati Nazionali e delle Edizioni Nazionali - che ogni anno approva o respinge le richieste. Ci sono altre proposte che riguardano manifestazioni di vario genere. Si va dall'iconografia mariana al Viaggio dei Magi, dalla fotografia italiana ai luoghi che ospitarono Mozart nei suoi viaggi in Italia, dalla pittura del Cinquecento di Nicolò dell'Abate, alle origini della Repubblica (1945-46)... Ogni comitato ha perorato la propria causa. Molti hanno superato l'esame ministeriale, altri sono stati bocciati. È il caso del Comitato per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Carnera, il pugile campione del mondo dei massimi negli anni Trenta. Non devono disperarsi i promotori: il centenario cade nel 2006: possono ancora sperare di farcela, in extremis, fra dodici mesi. Stessa sorte (amara) è toccata alle proposte dei comitati per le celebrazioni del poeta Giuseppe Battista (scomparso 330 anni fa) e del cardinale (filosofo e filologo) Egidio da Viterbo, nato nel 1465 (secondo altre fonti nel 1469). La Consulta ha stabilito - difficile darle torto - che è impossibile «ammettere a contributo ricorrenze al di fuori del centenario, o del cinquantenario». Colpisce, sfogliando le carte che sia stata accantonata la richiesta del comitato formatosi per celebrare il centenario della morte di Meucci. Ma come? Proprio adesso che negli Stati Uniti hanno riconosciuto che fu suo il merito di aver inventato il telefono, e che Bell era un gaglioffo e un usurpatore? Meucci, in realtà, morì nel 1889, povero e dimenticato. Chi morì nel 1905 fu Lorenzo (non Antonio) Meucci, un giurista e amministrativista di cui neppure la Treccani fa menzione. E la Treccani - verrebbe da dire - è il minimo per chi aspiri ad essere celebrato a spese dei contribuenti. Le spese non sono così elevate. I contributi concessi (in attesa di ratifica parlamentare) variano da un minimo di 50 mila euro (è il caso, per esempio, di Pomponio Amalteo, illustre pittore, allievo del Pordenone, di cui si possono ammirare affreschi e dipinti in molte località del Friuli, fra le quali Sequals, patria di Primo Carnera: una sorta di involontaria compensazione) a un massimo di 300 mila, per il comitato che sovrintende alle celebrazioni di Luigi Boccherini, musicista emerito, di cui tutti conoscono quella delizia che sono i suoi Minuetti. Che - nei loro tempi graziosi - ricordano le cifre di questi onorevoli bilanci della memoria.

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