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Il Macedone, un romantico fuori dalla Storia

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Torna, aggiornata, la biografia dello studioso inglese. Che ha consigliato Stone per il film in uscita

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Rispetto al testo uscito nel '74, l'autore inserisce alcune scoperte successive alla prima pubblicazione, pur lasciando inalterato lo stile narrativo e interpretativo. Novità sulla vita di Alessandro Magno sono, infatti, emerse dagli scavi condotti in Macedonia, a Vergina, dove sono state rinvenute le tombe reali di Ege; oltre alla scoperta degli strati più antichi di Samarcanda e dei frammenti di un diario babilonese che descrive i giorni precedenti e successivi alla grande battaglia di Gaugamela, nel 331 a.C. Si sa ora, da fonti non greche, che l'esercito persiano visse momenti di angoscia prima dell'arrivo del piccolo esercito di Alessandro. Lane Fox, storico oxfordiano che il regista Oliver Stone ha voluto come consulente per il film su Alessandro, ha scritto nel suo libro che «partecipare alla ricostruzione delle armature, delle tattiche e delle unità di battaglia di un esercito macedone mi ha insegnato molto più di quanto conoscano della materia gli studiosi stessi». Tanto che l'autore ha voluto figurare sul grande schermo nella prima fila della cavalleria di Alessandro, nella battaglia contro Dario III. Consapevole del fatto che non si possa scrivere una biografia sul grande eroe - visto che le testimonianze su Alessandro sono scarse - Robin Lane Fox ne ha esaltato l'aspetto romantico: il suo rapporto con Omero - che definiva idolo - la sua discendenza da Achille, gli insegnamenti avuti da Aristotele, la sua reggenza da adolescente, ereditata dal padre Filippo II e la mitica vittoria di Cheronea, dove Alessandro, ancora giovanissimo, distrusse il battaglione dei Tebani, fino ad allora mai sconfitto. In definitiva, per l'autore, un personaggio come Alessandro «può essere l'oggetto di una ricerca, non di una storia». E comunque, nel testo di Lane Fox, il protagonista emerge non solo come uomo senza paura, ma soprattutto come amante della cultura, sua quella greca che quella persiana. E il suo progetto di aprire la rotta marittima dall'India al Mar Rosso provava il suo fiuto economico. Attraverso Zeus Ammone, Alessandro sentiva di essere protetto dal Cielo, attraverso Omero si era plasmato addosso l'idea dell'eroe. Morì a 33 anni, nel 323 a.C. Augusto venerò la sua salma tratta fuori dal seplocro. Ma quando gli venne chiesto se volesse vedere anche quella di Tolomeo, Augusto rispose: «Desideravo vedere un re, non un cadavere». Robin Lane Fox «Alessandro Magno» Einaudi 362 pagine, 13.50 euro

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