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Alle radici della nostra civiltà

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Lo ha detto ieri il ministro per i Beni e le attività culturali, Giuliano Urbani, intervenuto alla presentazione dell'iniziativa «Le radici della nazione», otto secoli di storia che andranno in mostra, gratuitamente, al complesso del Vittoriano e che culmineranno nel 2011, per il 150° anniversario dell'unità d'Italia. Insieme al ministro Urbani sono intervenuti il soprintendente per il Polo museale romano, Claudio Strinati, il presidente dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, Giuseppe Talamo e il coordinatore della manifestazione, Alessandro Nicosia. «È una iniziativa importante - ha proseguito Urbani - nata anni fa quando il presidente Ciampi mi chiese di seguire il Vittoriano per farne il museo della Patria. Le mostre che si susseguiranno al Vittoriano metteranno in evidenza la natura particolarissima del particolarismo italiano, ossia quella propensione all'universalità nonostante la presenza di numerose città così diverse tra loro». Il cammino espositivo, che verrà inaugurato dal Capo dello Stato il 1 giugno, comprende otto esposizioni: «Fonti per la storia d'Italia» (2004), «Il governo del territorio» (2005), «Simboli d'appartenenza» (2006), «Oltre i confini dell'anima» (2007), «Arti e mestieri» (2008), «Apprendere e comunicare» (2009), «Italia ed Europa», «La circolazione dell'esperienza» (2010) e «Le radici della nazione» (2011). Nella prima sezione verranno messi in evidenza documenti particolarmente significativi come il disegno attribuito alla scuola del Bernini raffigurante una mazza cardinalizia da cerimonia con coppia di unicorni o la pergamena proveniente dalla Chiesa Inferiore di Assisi che, secondo la tradizione, Frate Leone ebbe in custodia direttamente da San Francesco. Per la seconda sezione la collezione di statuti, volumi storici e antiche raccolte legislative, integrata da dipinti di Francesco Guardi, Bernardo Bellotto e Lorenzo Costa, verrà corredata da filmati storici dell'archivio dell'Istituto Luce come la firma della Costituzione o il Concilio Vaticano II. «Questa mostra sulle radici della nazione e le altre che seguiranno fino al 2011 - ha spiegato Giuseppe Talamo - si inseriscono nell'attuale dibattito sul tema dell'identità nazionale italiana e sul rapporto con i caratteri specifici delle diverse realtà della penisola di cui la cultura politica italiana ha sempre avuto consapevolezza». Un percorso, insomma, destinato ad approfondire i caratteri specifici dell'italianità nelle diverse e variegate componenti territoriali.

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