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Tornano in Israele quadri impressionisti

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Al termine di un contenzioso che dura da quasi mezzo secolo, la Francia ha offerto di restituire, sotto forma di prestito a lungo termine, una lista di opere che furono sottratte dai nazisti nelle case di ricchi mercanti e galleristi ebrei durante la seconda guerra mondiale. Un rappresentante dell'Ambasciata francese a Tel Aviv ha dichiarato che «entrambe le parti desiderano fortemente una soluzione a questo problema» e che questa è «imminente». Le quattordici opere, alcune delle quali esposte al Louvre e al Musee d'Orsay di Parigi, sono state selezionate da una commissione israeliana in una lista di circa duemila capolavori confiscati dai nazisti in Francia su un totale di centomila opere, 61 mila delle quali sono tornate in possesso dei proprietari o vendute all'asta. Nel 1949, i quadri che erano rimasti allo stato francese furono assegnati provvisoriamente alla Direzione dei Musei di Francia che le distribuirono nelle principali gallerie del paese. Tra le opere che dovrebbero tornare presto in Israele, figurano oltre a due Monet e al Renoir, una natura morta di Henry Fantin Latour, due opere di Alfred Sisley, esposte al Musee Jean Cheret di Nizza, un olio di Floris van Schooten esposto al Louvre, la Scena galante di Ippolyte Belange esposta al Louvre.

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