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di SALVO ESPOSITO UN UOMO giramondo che passa con disinvoltura dalle nevi di Saint Moritz ...

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Questa l'immagine maschile salita sulle ultime passerelle milanesi. Frugando nella valigia, il nuovo «vagabondo» trova capi da abbinare senza pensare all'eleganza. È un finto trasandato un po' sciupafemmine. Ed ecco perché al giorno d'oggi il vero gentleman sta scomparendo lasciando spazio a un'immagine scanzonata. Da qui l'interesse della terza generazione dei sarti Litrico, capitanata dal giovane Luca, che da oggi darà appuntamento ogni ultimo giovedì del mese per un corso di eleganza tutta al maschile. Per sei mesi la sede dell'atelier di famiglia, nello storico palazzo del '500 a due passi dal Campidoglio, sarà aperta a chi vorrà imparare l'arte del vestire. Trovare l'abito adeguato ad ogni occasione, abbinare la cravatta alla camicia, la pochette e i calzini del colore giusto. Sotto l'occhio vigile di papà Franco, Luca darà lezione agli aspiranti gentlemen tra i riconoscimenti dell'azienda, come il Casswell Massey Award, ambito premio newyorkese molto in voga negli anni Ottanta, assegnato all'indimenticabile Angelo per ben tre volte consecutive. Il fondatore della maison è stato il precursore della sartoria maschile italiana. Grazie a lui il «su misura» è espatriato in tutto il mondo. Suoi gli abiti che hanno indossato capi di stato come Peron, Kennedy e Gorbaciov o attori del calibro di Mastroianni e Gassman, cantanti come Modugno. Il nipote di Angelo, che fin da piccolo ha respirato aria di eleganza, consiglierà agli allievi, giovani top manager intraprendenti, ma anche uomini «normali» che vogliano imparare a vestirsi, le mischie di tessuti, colori e volumi da portare con savoir faire durante l'arco della giornata. «Se un vestito ha un taglio sportivo, anche le scarpe dovranno avere un look adeguato - spiega Litrico junior - se invece un uomo indossa un abito grigio antracite le camicie dovranno essere rigorosamente a tinta unita, mai a quadri. Le maniche inoltre devono sporgere dal vestito solo di un centimetro. Invece i doppi polsini è bene che si indossino su vestiti eleganti, per occasioni importanti. Anche i revers hanno la loro importanza nel guardaroba maschile. Per la primavera estate sono stretti, ma per i prossimi freddi saranno più larghi e perciò le giacche tenderanno ad avere un'abbottonatura più bassa a due bottoni. I pantaloni sono di linea affusolata, stile anni Sessanta, ma per l'inverno 2005 regnerà lo stile anni Ottanta, più largo». Al di là delle regole generali, che valgono per tutti, ogni uomo ha la sua idea di eleganza, l'abito nel quale si sente più a suo agio e che sta meglio al suo fisico. Per Michele Cucuzza, l'uomo elegante si distingue per il suo sapersi adeguare alle varie occasioni. «Il blazer - spiega il conduttore de "La vita in diretta" - va indossato la mattina ed evitato la sera. Fondamentali gli accessori. Le cravatte che preferiscono sono blu, grigio, bordeaux, occasionalmente la scelta cade sullo stile regimental». «L'eleganza te la porti dentro sin dalla nascita - dice il principe Vincenzo Caracciolo - È un modo di essere che poi per gli altri diventa un modo di apparire. Un capo basic per il vero gentlemen è la camicia su misura. Io la preferisco nelle tonalità del celeste. Banditi il collo alto e le aderenze eccessive». Canottiere, calzini bianche e slip alla Taricone, secondo Massimo Giletti, sono, purtroppo, il manifesto dell'uomo d'oggi. «Il vero uomo elegante, invece, è Lapo Elkan - spiega il conduttore di "Casa Raiuno" - autentico erede di suo nonno Gianni Agnelli che si poteva permettere di indossare cravatte sui pullover e orologi sui polsini». Giletti non rinuncia mai alla cintura in pelle che gli ha regalato la sua Giada. Il capo a cui è più affezionato Vittorio Sgarbi è invece la giacca dal taglio sartoriale rigorosamente in blu a tre bottoni. Anche per il critico d'arte l'eleganza è qualcosa d'innato: «Nel passato esempi di eleganza furono Piero Gobetti e Clark Gable». Luca Barbareschi adora il gessato nero o blu accostato a pochette bianche. Per l'attore «eleganza è anche com

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