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Brosnan: «Basta con lo 007 tutto effetti speciali»

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Pierce Brosnan, l'attore irlandese che negli ultimi quattro film ha dato il volto a 007, critica la produzione, accusandola di puntare eccessivamente sugli effetti speciali e di tralasciare trama e dialoghi di qualità. Il 50enne Brosnan a quanto pare non ha preso molto bene le voci secondo le quali la Eon Productions, alla ricerca di un pubblico più giovane, vorrebbe ingaggiare un nuovo 007 con qualche anno di meno. «Ero pronto a fare un quinto ed ultimo film ed avevamo già cominciato le trattative. Vorrei continuarle, ma gli incontri e le telefonate si sono fermate, questa paralisi è sorprendente. I produttori sono bloccati e per quanto ne so, non hanno idea di cosa fare», ha detto l'attore secondo il quale la preparazione per il nuovo film di Bond è nel caos più totale. Gli sceneggiatori, scrive il tabloid The Sun, hanno confessato di avere un blocco creativo e di non essere riusciti a finire la sceneggiatura. A detta di una fonte degli studi MGM, l'intera produzione sta andando «alla deriva». Secondo Brosnan parte del problema sta nell'eccessiva enfasi che la famiglia Broccoli ha messo sugli effetti speciali a scapito di una storia coinvolgente, dialoghi ben scritti e nuovi personaggi. L'attore ha spiegato che con l'ultimo film, «La morte può attendere», la produzione aveva già ottenuto il massimo in termini di effetti speciali ed ora alla Eon si stanno chiedendo come fare un passo avanti nel prossima pellicola, intitolata provvisoriamente «Bond 21». Per Brosnan i produttori dovrebbero dimostrare più immaginazione e coraggio: «Hanno troppa paura. Credono di dover per forza superare se stessi in un genere che è solo spettacolare, ma con poca sostanza, ma non è così».

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