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FUGA dei cervelli dalla terra di Leonardo? All'Ufficio nazionale Brevetti e Marchi la tendenza non risulta.

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000domande per brevettare altrettante nuove invenzioni. Oltre trentamila all'anno poi i brevetti chiesti per l'Italia all'Ufficio Europeo Brevetti, con un incremento che negli ultimi due anni viaggia poco sotto i 20 punti percentuali, dice il direttore dell'Ufficio Brevetti e marchi, Maria Ludovica Agrò. L'almanacco delle invenzioni strane non pone limiti alla fantasia: la bara parlante dotata di monitor e videocassette registrate dal caro estinto prima della dipartita, la borsetta con luce incorporata, il radar antiguardone, il cucchiadito per mangiare ad esempio lo yogurt senza sporcarsi. E ancora, il logo nei cerchioni dell'auto che non gira con le ruote, ma anche il Serenity Watch, orologio da polso che segnala il periodo fertile femminile, e poi (per i veri golosi) il piatto con l'incavo per salvare l'ultima cucchiaiata di brodo senza scomode manovre, la bicicletta a trazione integrale: si pedala anche con le braccia. L'asciugamano che in spiaggia si solleva vi innervosisce? Ecco i fermagli per bloccarlo, brevettati da un imprenditore catanese. Ma il vero successo industriale ha baciato altri tipi di pensate, magari quelle che ci sembrano più ovvie. «Senza dubbio una delle invenzioni più fortunate degli ultimi decenni - dice Agrò - è il carrello da supermercato». Come non crederle? A breve distanza seguono l'onnipresente dispositivo salvavita di una nota marca, l'antifurto «con le palle» da applicare sull'auto, la suola che respira e non fa sudare i piedi. Ma al di là delle luci della ribalta, a fare cassa sono i più oscuri Archimede nostrani, quelli impegnati in decenni di silenziose ricerche di laboratorio, mettendo a punto ad esempio (è uno degli ultimi fortunati casi) brevetti sulla manipolazione genetica per la cura del mordo di Alzheimer, malattia degenerativa del cervello. È tempo di bilanci per l'ufficio brevetti che ha appena chiuso il 2003. Otto le sezioni cui vengono suddivise le tipologie dei brevetti depositati. Dal 2001 al 2003, la sezione più gettonata è quella dei trasporti, ma si tratta di un classico. Sono 5.553 i brevetti rilasciati nel triennio, pari al 31,61%, su un totale di 17.567. Componenti di motori, parti meccaniche, ingranaggi, sistemi di propulsione per tutti i mezzi di trasporti costituiscono il settore più vivace e innovativo (nella foto Ginger, il monopattino elettrico), di grande risposta industriale ma con scarsa visibilità. Invenzioni che risolvono problemi o colmano carenze messe a punto dagli artigiani più inventivi. Ma è bene non farsi illusioni: Archimede non diventa subito Paperon de' Paperoni. Il flop è il destino del 90% dei brevetti, che non trovano sbocchi di mercato. Quasi il 10% delle domande, circa 8.000 l'anno finiscono nel cestino dell'Ufficio, spesso per vizi formali. Tra i 30 milioni di domande che piovono ogni anno a Bruxelles, solo il 6% andrà in produzione. Chi vuole depositare un brevetto Ue può scegliere tra 27 paesi, il costo cresce, ovvio, in rapporto al numero di paesi in cui il brevetto dovrà essere valido. Vent' anni il tempo massima della validità di un brevetto. Di solito viene superato da altre innovazioni molto prima. Solo l'invenzione del polipropilene, il famoso Moplen del chimico ligure Giulio Natta (premio Nobel nel '63), superò i 10 anni.

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