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Blues Brothers, il mito all'Ariston

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Un grande privilegio per Mingardi l'esibizione con una band d'eccezione

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A lui il privilegio di avere come supporto una band d'eccezione, nientemeno che la Blues Brothers Band, ovvero la formazione che grazie all'omonimo film e alla celebre trasmissione televisiva americana «Saturday night live» ha creato un autentico mito vivente della musica afro-americana. Dieci elementi di prim'ordine, tutti con un passato luminosissimo, al servizio del più ruspante dei cantanti in gara. «Soltanto l'idea di averli dietro di me mi eccita - dice Mingardi - sono cresciuto con i loro dischi, alcuni li conosco a memoria e li suono da una vita. Ci sarà da divertirsi per tutta la settimana». Eccola questa band di lusso: Alan Rubin (tromba), Ned Holder(trombone), Lou Marini(sassofoni), Steve Cropper (chitarra), John Tropea (chitarra), Anthony Cloud (tastiere), Eric Udel (basso), Clinton De Gannon (batteria), ed inoltre il cantante Rob Paparozzi e il mitico Eddie Floyd, autentica leggenda del rhythm and blues. I musicisti hanno fatto irruzione in sala stampa e subito è cambiata l'atmosfera. Scherzi e lazzi sulle origini italo-americane di alcuni di loro, l'avventurosa vita di Cropper, che da solo ha firmato un numero consistente di classici soul, fino a Floyd, indimenticabile interprete di «Knock on wood», un brano che puntualmente ritorna in classica. Mingardi è felice come un bambino. Per il suo brano «È la musica» si è avvalso di una band di altissimo livello, che ha vivacizzato non poco la platea. La presenza della Blues Brothers sul palco rimanda direttamente alla fine degli anni Sessanta, quando a Sanremo sfilarono artisti del calibro di Eartha Kitt, Dionne Warwick, Timi Yuro,Wilson Pickett. La stessa euforia, la voglia di continuare a suonare dopo i tre minuti regolamentare. Certo, i musicisti americani hanno reagito d'istinto, fidandosi di una cantante che non avevano mai sentito nominare ma con cui dividono età e gusti musicali, ma a differenza di altri colleghi presenti a Sanremo in passato che davano l'impressione di non sapere dove si trovavano, Cropper e compagni hanno assicurato che incideranno il brano negli Usa. L'impresario Francesco Sanavio ha approfittato per lanciare il loro tour italiano, che si terrà dal 15 al 31 luglio, con una data già confermata a Umbria Jazz.Fortunatamente non è finita qui. Per i fans del gruppo appuntamento questa sera al «Morgana», storico bagno di Sanremo, recentemente restaurato, che proprio due sere fa ha ospitato una cena di gala in onore dei 70 anni dell'Afi, l'Associazione Fonografici Indipendenti presieduta da Franco Bixio. Per l'occasione a Cropper e Floyd si unirà un altro pezzo da novanta che della black music ha fatto un suo personale viatico, Bill Wyman, mitico bassista dei Rolling Stones, qui a Sanremo per affiancare i DB Boulevard. A Sanremo c'è aria da jam session, dunque. Un buon segno, un rilancio, per ora solo da parte degli ospiti stranieri, che lascia ben sperare. In fondo le collaborazioni più riuscite, anche a Sanremo, sono nate proprio così.

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