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IL CULTO DEL NOIR

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Più che moda uno stile di vita

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Ma dark, che in inglese vuol dire buio, scuro, nero, non è solo una corrente letteraria, ma anche un modo di far musica, di vestire e altro ancora. È come un virus che passando da un organismo a un altro riesce a sopravvivere anche alle mode che lo hanno generato. Gli studiosi di mode e tendenze contemporanee fanno iniziare tutto da un pezzo di David Bowie: «Warzawa», dell'album «Low», del 1976. Da quella singola esperienza si sviluppò una «corrente» musicale che influenzò se non addirittura produsse gruppi musicali come i Joy Division (che originariamente si chiamavano Warzawa, i Cure e tanti altri. La musica dark, che in Inghilterra, prende il più appropriato nome di «musica gothic», è contaddistinda da atmosfere rimbombanti, ossessive e comincia a trasferirsi, negli anni Ottanta, a letteratura e moda. Negli Ottanta tutto è dark e le ragazze di mezzo mondo girano con l'intero guardaroba color pece. Neri anche rossetti e smalto per unghie. È un modo per «dissociarsi», per essere ribelli. Poi la tendenza si discosta decisamente dal fenomeno punk, con il quale aveva avuto tanto a che fare e diventa più esteriorità che altro. Vestirsi completamente di nero nei Novanta non è più un sinonimo di ribellione, è la moda delle serate vip. A. A.

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