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Caccia al ladro nel giallo a sfondo culturale

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Il mistero di un reperto archeologico sparito raccontato da Valerio Massimo Manfredi

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Topografo del mondo antico, ha partecipato a parecchie campagne di scavo in Italia e nell'Asia Minore, e attualmente insegna archeologia classica all'Università Bocconi di Milano; ma oltre a svolgere questa intensa attività di studioso, è anche romanziere, molto prolifico, più di parecchi altri che fanno soltanto gli scrittori. L'ispirazione è per lui spontanea, giacché nasce dai temi antichi della sua ricerca; infatti il suo primo indimenticabile romanzo «Palladion» (1986) prendeva spunto dal ritrovamento dei famosi Bronzi di Riace, per elaborare poi una storia fantastica dove i miti tornano a vivere nella nostra epoca. La stessa cosa accade con il suo nuovo libro, «L'isola dei morti», che segue di pochi mesi il romanzo «Il tiranno». «L'isola dei morti» può definirsi indifferentemente romanzo breve o racconto lungo, ma il fatto importante è che si legge d'un fiato, tanto è ben congegnata la vicenda che si svolge sul ben calibrato ritmo di un giallo archeologico. Come accennavo, lo spunto è dato da un evento reale abbastanza recente: la scoperta e lo scavo nella laguna di Venezia di due relitti di navi medioevali affondate presso l'isola, oggi sommersa, di San Marco in Boccalama, usata come cimitero durante la peste del 1348. Lo scenario reale è così suggestivo da accendere facilmente la fantasia di Valerio Massimo Manfredi (si pensi al destino dei nomi: qui ne abbiamo due romani antichi e uno medioevale). I protagonisti del racconto sono alcuni archeologi che, appunto, lavorano intorno a una nave affondata presso l'Isola dei morti. La ricerca è finanziata da un ricco imprenditore inglese che ha mandato sul posto un suo esperto il quale si comporta in maniera sospetta. Per via di alcuni indizi, gli italiani temono che costui abbia sottratto di nascosto un reperto durante lo scavo e lo abbia inviato segretamente in Inghilterra. Di che cosa si tratta, e perché è tanto prezioso? Gli archeologi italiani si trasformano in investigatori sul filo di una trama che si svolge in una suggestiva ambientazione venetogotica, con scoperte sorprendenti, intrighi, trappole, inseguimenti. Alla fine la caccia al tesoro ha successo e ciò che è stato occultato si rivela in tutto il suo splendido valore. Naturalmente non dico che cos'è, per non rovinare l'effetto sul lettore, al quale tuttavia garantisco la piacevole lettura di un giallo che ha anche il merito di un intelligente spessore culturale. Valerio Massimo Manfredi «L'Isola dei morti» Marsilio 79 pagine, 8 euro

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