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di GABRIELLA SASSONE FARSI conoscere: questo è il problema.

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Ma arrivare in tv, per un giovane stilista, non è proprio facile. E allora è sempre più in voga sfilare in pista, nei locali più trendy e affollati, tra il pubblico smaliziato della notte e le luce psichedeliche. È lì che i giovani, tra un ballo e un drink, si avvicinano al mondo della moda. Nella capitale è ormai di rito, per gli stilisti, scegliere la pista per farsi conoscere. È diventato famoso in tutta Italia l'Art Cafè, l'open space sotto al Galoppatoio di Villa Borghese che da tre anni ha consacrato i martedì sera alla couture con un occhio di riguardo proprio per i giovani couturier, quelli che non hanno ancora avuto accesso al calendario ufficiale di AltaRoma, e per le griffe di pret-à-porter giovane, più fruibili dalle fanciulle che amano le discoteche. La scorsa settimana sulla lunga passerella dell'Art Cafè hanno presentato gli abiti del loro final-work (già visti all'Auditorium durante l'alta moda) i 10 allievi dell'Accademia di Moda e Costume. Stasera tocca alla griffe romana Benedetti, disegnata da Simona Benedetti, di Tivoli, che presenterà la nuova collezione primavera-estate. «Per festeggiare e consolidare il trend di forte crescita che ci caratterizza, cosa c'era di meglio di uno spazio giovane, divertente e non convenzionale come l'Art Cafè?», dice Simona che crea prodotti di linea attuale e di esecuzione impeccabile, abiti per vivere ogni momento della giornata: giacche classiche e sportive, pantaloni di linea innovativa, maglie e T-shirt coloratissime e di tendenza, ma anche abiti da sera e calzature. L'azienda realizza ogni anno nella propria sartoria 300 diversi articoli, in vendita in 350 selezionati negozi in Italia e all'estero. All'Art Cafè hanno sfilato di recente anche le creazioni di Giorgia Silenzini e i costumi di bagno di Miss Bikini e quelli raffinatissimi di Emiliano Marchionni. E se lo scorso anno una griffe amatissima dalle giovani fashion-victims, «Miss Sixty», ha fatto vedere le novità della stagione con un affollatissimo defilè al primo piano dello scenografico Es Hotel di via Turati, la stilista-costumista-attrice Fiore Argento è aficionadas de «La Maison», il club di vicolo dei Granari. Proprio qui ha presentato su modelle dagli occhi bistrati e barcollanti che sembravano uscite dal film «Blow up» di Antonioni la nuova collezione primavera-estate 2004, intitolata «Optical» e ispirata ai colori dei mari asiatici razionalizzati da geometrie metropolitane della Londra anni '60. Abiti giovani, sexy, accattivanti, molto nude-look, per giocare con la vita e per sedurre. Testimonial della linea in passerella, l'attrice Stefania Rocca. Anche il salottiero Gilda non disegna la moda. Due volte l'anno ospita l'ironica sfilata ideata da Silvana Augero «Ladies and gentleman under 50», e qualche giorno fa ha fatto vedere le novità della Liu-Jo, indossate da una giovani modelle.

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