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di GABRIELLA SASSONE E CINEMA sia! Molti gli stilisti che hanno cavalcato l'input lanciato ...

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Strizza l'occhio ai capolavori ambientati negli anni Trenta, epoca del proibizionismo, come il «Grande Gatsby» o «Cotton Club», la milanese Lella Curiel, in pedana martedì alle 12 all'Auditorium. I 40 preziosi abiti sono un omaggio a Zelda, moglie del grande scrittore Scott Fiztgerald, autore de «Il grande Gatsby» e di «Ultimi fuochi», nonchè sua musa ispiratrice. È Zelda, infatti, donna tra le più belle d'America, grande intellettuale, elegantissima, divertente, a simboleggiare meglio di qualsiasi altra il sogno americano anni '30. Anche se, psicologicamente fragile, finirà i suoi giorni chiusa in un manicomio. La Curiel mantiene ancora il riserbo sui suoi modelli, che saranno in puro stile charleston. Le 40 modelle ancheggeranno accompagnate da musica jazz, dinanzi ad un parterre di aristodame, politici, attrici, intellettuali. Da buona siciliana doc, sempre più innamorata della sua terra, Marella Ferrera dedica le sue 15 creazioni ai 50 anni del Festival del Cinema di Taormina. Farà rivivere le donne del cinema siciliano, non dive di Hollywood ma eroine forti e decise, ricche dentro e vestite di preziosi contenuti. Dalle Novelle di Verga e Pirandello, rese viventi da cineasti come Visconti, Zeffirelli, Antonioni, i Taviani. Marella farà vedere la collezione intitolata «Processione di merletti» al Tempio di Adriano, alle 10,30 di giovedì. Nè sfilata nè statica: Marella promette una sorpresa, un percorso lungo le colonne del Tempio. La sua fonte d'ispirazione è il Neorealismo, il recupero del Vero, dell'Autentico, una finzione che è più vera del reale. Immagini di moda rubate al cinema si vestono di lusso decadente e dell'essenza naturale della materia. La rafia viene rinventata in nuove forme di ricamo che diventano ora reti che impreziosiscono gonne dai volumi importanti, ora fiori che decorano i corpetti-scultura. Ornati da frammenti di madreperla come antichi gioielli borbonici o in prezioso corallo di Sciacca. Una collezione come un cortometraggio, a descrivere paesaggi, atmosfere, emozioni della sua Sicilia, set cinematografico naturale. Una donna zingara e imperfetta ma sofisticata, come la città Eterna, si vedrà sulla passerella di Mariella Burani, guest-star di questa tornata, al suo debutto in haute couture. La sua collezione senza tempo e stagione, che mescola i contrasti, andrà in scena lunedì all'Auditorium alle 12,30. Trenta abiti ispirati ognuno ad un angolo di Roma, un monumento, una piazza, una strada. Lei, che viene da Cavriago, Reggio Emilia, fa una vera dichiarazione d'amore alla Capitale che, quasi a ricambiare il suo affetto, le donerà un premio per i suoi 25 anni di carriera.

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