Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Ciampi: «Tv grande strumento di progresso»

default_image

Annunziata: «Spero di rappresentare anche gli assenti». Cattaneo: «Abbiamo invitato tutti»

  • a
  • a
  • a

«Dobbiamo essere grati alla Televisione per l'importante avanzamento sociale che ha portato in Italia, la Tv ha avuto una funzione importantissima per il popolo italiano»: questa, in sintesi, l'opinione del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, illustrata in una dichiarazione registrata che è andata in onda all'inizio di «Buon compleanno Tv», il programma dedicato ai 50 anni della Televisione, trasmesso ieri sera da Raiuno e condotto da Pippo Baudo. «Il mio primo ricordo della Televisione risale a 10 anni prima - afferma Ciampi - Eravamo nel primo inverno del '44-'45. L'Italia era allora divisa dalla linea gotica. Un vecchio compagno di scuola livornese che alla fine degli anni '30 era emigrato negli Stati Uniti per motivi razziali e che si trovava in quella zona come militare americano, di tanto in tanto veniva a trovarmi e mi disse, al termine di una nostra cena tra amici: "Vedi, fra qualche anno avrete anche voi, al posto della radio, la televisione. La vostra vita cambierà profondamente». «Questo di fatto è successo e ora stiamo andando oltre - prosegue Ciampi - e la Televisione ha avuto una funzione importantissima sul popolo italiano perchè ne ha, da un lato, favorito un maggiore amalgama, ha rafforzato l'unità attraverso l'unità del linguaggio. Qualche purista potrà obiettare sulla purezza del linguaggio televisivo, ma sta di fatto che le singole regioni d'Italia hanno veramente da allora iniziato a parlare tutte quante la stessa lingua conservando ma utilizzando meno il dialetto. Con la Tv abbiamo cominciato a conoscere meglio anche altri popoli del mondo, la loro cultura che prima non conoscevamo». Ma oltre alle beneauguranti parole di Ciampi nei saloni degli studi Voxon a Roma da cui è stato trasmesso lo show condotto da Baudo, sono volate anche parole "piccanti" tra il presidente del cda, Lucia Annunziata e il direttore generale Flavio cattaneo. «Spero di rappresentare anche coloro che sono assenti»: così la Annunziata, ha suggellato il brindisi che ha preceduto «Buon compleanno Tv. È un vero onore - ha detto Lucia Annunziata nel saluto ai presenti - trovarmi ad essere la presidente che festeggia i 50 anni. Grazie a tutti i presenti e a chi ci ha preceduto. Ma vorrei ricordare anche coloro che non sono venuti: Baldassarre, Cappon, Celli, Emiliani, Siciliano, Zaccaria, Moratti, Arbore, Fede, Costanzo, Carrà, Ventura, Fazio, Santoro, Chiambretti e Mina. Un po' non sono potuti venire, un po' non sono voluti venire. Alcuni sono in pensione, altri si sono semplicemente scocciati di noi. Ma tutti hanno fatto la Rai. Spero di rappresentare anche coloro che sono assenti». Pochi minuti e le agenzie battono la piccata risposta del direttore generale Cattaneo. «La Rai ha invitato tutti: se qualcuno non vuol venire, non possiamo mandare a casa i carabinieri. Tutte le defezioni mi dispiacciono perchè al di la degli aspetti personali, mi sembra che una festa istituzionale come questa dovrebbe vedere tutti coloro che hanno goduto dell'azienda e rappresentare un momento di riconciliazione e di unità». Cattaneo ha citato tra i suoi programmi preferiti quelli di Renzo Arbore. «Innanzi tutto "Quelli della notte" che erano la continuazione della tv alternativa nata con "L'altra domenica" e poi anche "Indietro tutta"». E a chi gli ricordava che Arbore era uno dei grandi assenti sia della serata sia del panorama televisivo attuale, il dg ha risposto: «Con Arbore siamo sempre disponibili a discutere programmi, soluzioni».

Dai blog