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Prisco, crepuscolo borghese

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Il decesso è avvenuto nella notte, dopo un malore che lo aveva colto martedì, quando era stato colpito da un ictus. «Non ci aspettavamo un simile dolore - spiega la figlia, Annella - Era assolutamente lucido e viveva con serenità in condizioni discrete, circondato dagli affetti familiari». I funerali si terrano questa mattina alle 11 nella chiesa di San Luigi a Posillipo. Prisco, che per molti anni ha scritto sulle pagine culturali de «Il Tempo», era nato a Torre Annunziata nel 1920. Si laureò in giurisprudenza e avrebbe dovuito fare l'avvocato, come il nonno. Ma la vocazione era un'altra: diventò giornalista, critico cinematografico, poi narratore. Numerose le opere pubblicate a partire dalla fine degli anni '40. Ha vinto numerosi premi, fra i quali lo Strega nel 1966, il Fiuggi - Una vita per la cultura nel 1985 e il Selezione Campiello nel 1996. Le sue opere sono tradotte nei principali paesi europei ed extraeuropei.

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