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Javier Marìas è nato a Madrid nel 1951, e nel panorama della letteratura spagnola contemporanea certamente ...

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Per questa ragione, il suo esordio nel 1971, solo ventenne, con «I territori del lupo», ha sorpreso critica e pubblico per il capriccio della novità nella composizione e coesione dei piani narrativi, ma anche per un linguaggio cui quella letteratura, così forte e corposa, non era abituata. Seguirono poi «L'uomo sentimentale» del 1986 e «Tutte le anime» del 1989, due testi molto emblematici di una tecnica strutturale che non verrà mai abbandonata in seguito, e invece perseguita con invidiabile coerenza. Ha fatto capolino un pizzico di ricerca psicologica nel testo successivo, «Un cuore così bianco» del 1992, una sottile ricognizione sulla convenienza di tenere un segreto nei rapporti all'interno del nucleo familiare. Poi una silloge di racconti «L'uomo che sembrava chiedere nulla» del 1996, il romanzo «Domani alla battaglia pensa a me». Infaticabile collezionista di premi letterari: Ciudad de Barcelona, Premio de la Critica, International Dublin Literary Award, Premi Fastenrath, Internacional Ròmulo Gallegos, Femina Etranger, Mondello nostrano. Avanti un altro. W. M.

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