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LA NOVITÀ della stagione teatrale quest'anno è concentrata sul Teatro Olimpico di Vicenza, non tanto ...

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Gli «Olimpici» sono alla loro prima edizione e le terne sono già diventate premi, anche se si conosceranno soltanto il 20 settembre, nella serata trasmessa in diretta, in quanto hanno già espresso il loro voto i giurati del teatro italiano, circa 250 addetti ai lavori tra attori, registi, scenografi, musicisti e giornalisti, che hanno indicato il loro nome sulle terne uscite dalla votazione pubblica del 9 giugno al Teatro Quirino, sotto la presidenza della giuria di Gianni Letta. Sono premi che vengono assegnati per la prima volta, e l'attesa cresce in un ambito teatrale che ha avuto sempre molti riconoscimenti, ma mai cosi importanti, come sono questi «Olimpici» che si avvicinano ai «Molières» francesi o ai «Tony Award» americani, ma anche ai «David» che vengono assegnati per il cinema. «Mi sembra che il mondo teatrale - ha detto De Fusco - avesse bisogno di un riconoscimento e una promozione forte. Come tutti i premi, anche negli "Olimpici", ci sarà ovviamente un margine di approssimazione». De Fusco poi si sofferma sui possibili favoriti. «Secondo me questa è stata un'annata particolarmente felice per Gabriele Lavia, che ho trovato in grandissima forma. Ho amato molto "La storia immortale", altrettanto la sua interpretazione de "Il nemico del popolo". Per l'attrice femminile come si fa a non votare la Melato? Straordinaria! Ha fatto "Madre Courage", ha ripreso "Masie" e con Ronconi è stata anche "La donna allo specchio" dell'Andreini a Ferrara». Come miglior attore, Lavia dovrà vedersela con lo «Zeno» di Massimo Dapporto e con lo «Sguardo dal ponte» di Sebastiano Lo Monaco, uno spettacolo indimenticabile nella versione di Patroni Griffi, mentre la Melato gareggerà con l'Elisabetta Pozzi di «Maria Stuarda» e dell'«Amleto», oltre che con l'Isa Danieli di «Tomba di cani» e di «Filumena Marturano». Ca. Ro.

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