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di PAOLA PARISET L'ATERBALLETTO è giunto al Festival Internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo ...

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Le ballerine dell'Ater hanno i capelli corti, o lunghi ma lasciati al naturale e non a chignon: tutti ballano a piedi nudi fuori da ogni aerea stilizzazione, affrontando la fisicità, la durezza, la «bruttezza» corporea, estranea a modelli ideali senza riscontro nella realtà. Anche «Blue» (musica di Pook e Part) di Eugenio Scigliano, danzatore della compagnia, pur nella maggior rotondità di disegno coreografico lascia filtrare le trame oscure e drammatiche della vita umana. Ma è nell'inedito «Stravinskij Duo», sette minuti di danza bianco-nero su musica del compositore russo, che affiora il puntuto rigore gestuale e l'aspra espressività della coreografia di Bigonzetti: il rapporto della coppia - Ashen Ataljanc e Alexis Oliveira - si condensa nella matericità, nel rumore, nel contatto con la terra, in una sacralità che rimanda all'originale significato del termine latino «sacer», «empio». «Cantata», su canti popolari del Sud del gruppo musicale «Assurd» - registrate e non dal vivo, purtroppo - è infine l'esplosione dell'istintualità umana arcaica, che permane intatta in sacche sociali del nostro Sud e non solo. Il corpo femminile deformato dagli istinti lasciati allo stato puro, nell'ostentazione delle zone connesse con la sessualità e la fecondità, nell'uso continuo delle gambe divaricate, riconduce all'immagine non idealizzata della donna nel mondo greco, alla Baccante, all'Erinni: e «Cantata» è comunque il trionfo dell'istintualità e della vita, esaltata dai molteplici colori dei costumi di Helena Medeiros. Alla eccezionale serata di domenica ha fatto seguito ieri la frizzante e gioiosa esecuzione di samba, rumba, cucaracha del Ballet Folklorico de Cuba.

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