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TUTELARE tutte le opere architettoniche anche se costruite in anni recenti.

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Il ministro Urbani, autore del proposta insieme al responsabile delle infrastrutture Lunardi, ha detto che la legge, se approvata, «servirà a innalzare il livello qualitativo delle zone di nuova costruzione». La grande novità è la sostituzione del parametro temporale fino a oggi vigente con uno legato alla qualità: la legge in vigore fino ad oggi prevede infatti la tutela solo per le opere costruite più di cinquant'anni fa. Tra gli strumenti previsti per attuare il provvedimento innanzitutto la nascita di una «Fondazione per la qualità architettonica» che avrà il compito di «dare un bollino di qualità al bello», secondo la definizione di Urbani. Previsti poi incentivi alla qualità del progetto e delle opere, al concorso di idee, oltre che alla diffusione della cultura architettonica; un fondo per il finanziamento delle spese, la revisione delle procedure per la dichiarazione di «particolare valore artistico», la valorizzazione del diritto d'autore. Soddisfatto il presidente del Consiglio nazionale degli architetti Sirica, che ha parlato di «un traguardo storico, un provvedimento strategico che cambierà il futuro del Paese. Questa legge quadro può attivare un virtuoso processo di riqualificazione urbana fondato sulla qualità architettonica in grado di far ripartire il Paese».

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