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LOST IN LA MANCHA, ovvero «La mancata realizzazione di Don Quixote», di Keith Fulton & Louis Pepe, con ...

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ACCADE spesso che durante la lavorazione di un film se ne curino delle riprese per servire dopo alla sua promozione. Terry Gilliam, così, l'inventore dei Monty Python, quando decise di realizzare in Spagna un film che doveva intitolarsi «L'uomo che uccise Don Chisciotte», si rivolse per quello scopo a due esperti del «cinema dietro le quinte», Keith Fulton e Louis Pepe, che si misero subito al suo fianco. All'inizio tutto andò liscio, al secondo giorno delle riprese cominciarono i guai: prima una specie di tornado che rese inservibili molte apparecchiature, poi un malanno che colpì Jean Rochefort incapace adesso, poiché si trattava di un'ernia del disco, di cavalcare Ronzinante nei panni di Don Chisciotte. Mentre tornava a Parigi per curarsi, si cercò di realizzare qualche scena senza di lui (al suo fianco c'era Johnny Depp), ma presto, perdurando il suo malanno, le riprese si fermarono. Accorsero preoccupati i produttori, intervennero quelli delle assicurazioni pronti a discettare se si trattasse o meno di un caso di forza maggiore suscettibile di essere rimborsato, ma alla fine si dovette rinunciare al film. Che rimase incompiuto. Fulton e Pepe hanno documentato questa lunga e inattesa disavventura, quasi sempre in tempo presente, con una voce narrante (di Jeff Bridges), con qualche intervista, dopo, ad alcuni tecnici, alternando con sapienza disegni animati, schizzi scenografici dello stesso Gilliam, scene di un altro «Don Chisciotte» sfortunato, quello di Orson Welles. Davvero un «dietro le quinte, ma anche nel cuore, e nel dramma, dei protagonisti. G. L. R.

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