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«BEAUTIFUL LOSERS» E «L'ENERGIA DEGLI SCHIAVI»

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Leonard Cohen, il poeta delle esperienze estreme

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Questa la calzante definizione creata per Leonard Cohen, cantautore e scrittore canadese. Il suo primo album, «Songs of Leonard Cohen», pubblicato nel 1968, conteneva già capolavori come «Suzanne» e «Sisters of mercy». Fino ad allora Cohen era stato il celebrato enfant prodige della letteratura canadese, esordendo con il suo primo libro di poesie nel 1956, quando non aveva ancora ventidue anni. Divenne personaggio pubblico dopo l'acclamazione al Festival di Newport del 1967 e all'isola di Wight nel 1970. In questi giorni escono in contemporanea due riproposte editoriali riguardanti l'autore canadese: un romanzo e una raccolta di poesie. Il primo, «Beautiful losers» (pubblicato trent'anni fa da Rizzoli come «Belli e perdenti»), venne salutato come il testamento di una generazione ma anche come «un irrilevante sfoggio di un virtuosismo malato, un trattato gesuitico, un ghigno fazioso, una scatologica stravaganza luterana», come ebbe a scrivere lo stesso Cohen. Ora il romanzo torna nella nuova traduzione di Francesca Lamioni e si conferma quella sgradevole epica religiosa di incomparabile bellezza che aveva messo d'accordo critica e pubblico. Celebratissimo come cantante - è da poco uscito il doppio album «The essential Leonard Cohen» -, Cohen ha avuto un'esistenza particolarmente turbolenta, passando da amori devastanti, ad esperienze di droga e di isolamento mistico, riuscendo comunque a pubblicare nove libri di poesia, due romanzi e quindici dischi. Il secondo volume, «L'energia degli schiavi», raccoglie poesie tratte da due precedenti antologie degli anni Sessanta e Settanta, ambientate fra cortili di sinagoghe, backstage pop e suite di grandi alberghi invase dal fumo acre degli stupefacenti. Alla soglia dei settant'anni, Leonard Cohen sembra finalmente uscito da quella visione di sè e del mondo avvolta nel buio, con affermazioni di di impotenza ben lontane dalla definizione di «golden boy» che caratterizzò il suo debutto. Non a caso trascorre oggi gran parte del suo tempo in un monastero zen alle porte di Los Angeles, dove il suo nome di monaco è Jikan, «il Silenzioso». Leonard Cohen, «Beautiful losers» Fandango Libri, 290 pagine, 16 euro Leonard Cohen, «L'energia degli schiavi», Minimum fax, 186 pagine 12,50 euro

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