Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Zeffirelli: «Nella mia villa di Positano rinasceva»

default_image

La Loren: «Sul set di "Arabesque" fu con me un gentiluomo dotato di un sottile spirito d'umorismo»

  • a
  • a
  • a

Un uomo meraviglioso, l'idolo della nostra giovinezza». Franco Zeffirelli commenta così la scomparsa di Gregory Peck. «Ha passato periodi lunghissimi a Positano - aggiunge il regista - amava il nostro cibo e frequentava la 'dieta mediterraneà. A Los Angeles aveva persino uno chef italino. L'ultima moglie era felice di vederlo a casa mia l'estate: "Quando ritorna in America dopo le vacanze a Positano, mi sembra ringiovanito di 10 anni", mi confessò un giorno». «Non ho mai avuto la fortuna di lavorare con lui - dice ancora Zeffirelli - Mi sarebbe piaciuto. Era un uomo intelligente, di straordinaria classe, con un fisico irresistibile. Era una persona semplice, saggia, non era mai sceso a compromessi, con se stesso, con la stampa. Mai uno scandalo riguardo ai figli, alla famiglia. Sempre lontano dai pettegolezzi - commenta ancora il regista - Il suo atteggiamento e la sua apparente distanza scoraggiavano tutti, in partenza. Ma Gregory era fatto così. Severo, rigido, un uomo integro». «Con Gregory Peck se ne va l'ultimo baluardo della Hollywood dei tempi d'oro, quella dei Cary Grant e Gary Cooper. Ora se n'è andato anche lui. Sono molto triste». Sophia Loren commenta così la scomparsa dell'attore americano. Con lui ha lavorato sul set di «Arabesque»: «Purtroppo - dice - abbiamo girato un solo film insieme. Me lo ricordo come una grande gentiluomo e anche per il suo grande sense of humor. Nelle pause delle riprese gli piaceva giocare e scherzare» conclude la Loren commossa. «Mi resterà il rimpianto di non vederlo alla prima del mio "Vacanze romane"». Massimo Ghini, che vestirà i panni che furono di Gregory Peck nella versione teatrale di «Vacanze Romane», il cui debutto è previsto al Sistina nel prossimo inverno, commenta così la scomparsa dell'attore americano, che aveva incontrato due volte grazie a Zeffirelli. «Ero deciso ad invitarlo alla prima dello spettacolo - spiega Ghini - avevo incontrato Peck a casa di Zeffirelli a Positano qualche anno fa. Suonai il campanello e mi aprì Peck. Dall'emozione mi tremarono le gambe. Mi resta il ricordo di una persona molto piacevole che non si atteggiava ad essere un divo». Gregory Peck era atteso in Italia per il debutto, il 10 febbraio al Teatro Sistina di Roma, del musical «Vacanze romane» ispirato al celebre film e interpretato da Massimo Ghini e Serena Autieri: «Mi aveva promesso "Ci sarò, salute permettendo"» rivela Fabrizio Celestini, produttore dello spettacolo. Intanto ieri sera Felice Laudadio ha dedicato a Peck la serata del Taormina Film Festival, di cui l'attore era stato ospite.

Dai blog