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La terza puntata di Harry Potter naufraga nelle pozzanghere scozzesi

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E così pioggia, fulmini e saette hanno costretto la troupe impegnata nelle riprese del terzo film di Harry Potter a riprendere Nimbus 2000 e gufi e trasferirsi all'interno di un studio cinematografico meno bagnato del sud dell'Inghilterra. Nonostante il maghetto nato dalla fervida immaginazione di J.K. Rowling abbia milioni di fan in tutto il mondo, il proverbiale cattivo tempo scozzese non si è lasciato intimidire: il cast di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban impegnato nelle Highlands ha trovato tre settimane di pioggia quasi ininterrotta. Tanto che la produzione del film ha fatto sapere che le condizioni atmosferiche nelle Highlands sono talmente brutte che sicuramente i prossimi episodi della serie non saranno girati lì. La goccia - è proprio il caso di dirlo - che ha fatto traboccare il vaso è stata una scena che doveva essere girata a Hogwarts Bridge (un ponte da oltre 200.000 euro costruito apposta su una collina). Il grande e grosso Hagrid (Robbie Coltrane) e il giovane Harry (Daniel Radcliffe) avrebbero dovuto essere trasportati fino al ponte insieme ad altri alunni della scuola su un gatto delle nevi, ma il terreno è stato ritenuto troppo scivoloso e pericoloso per il mezzo e gli attori, a causa delle incessanti ultime piogge. Il rischio era talmente alto, insomma, che il ponte è stato smantellato e trasportato in uno studio coperto nel sud dell'Inghilterra.

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