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IL FESTIVAL di Spoleto riparte con il wagneriano «Lohengrin» che inaugura il 28 giugno, al Teatro Nuovo, ...

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La monumentale messa in scena sarà affidata a Giancarlo Menotti, patron e fondatore del Festival dei due Mondi. Sul podio «The Julliard Orchestra» diretta da Mark Stringer. Al celebre complesso americano spetta anche l'apertura ufficiale della rassegna, il 27 giugno, con un concerto di musiche di Weinberger, Barber, Strauss, Ravel. Sul podio il maestro Riccardo Frizza. In scena «The State Academic Symphony Capella of Russia», il coro diretto da Valery Polyansky. Tra gli appuntamenti rilevanti l'Opera gala (6 luglio, Piazza del Duomo), per festeggiare il novantunesimo compleanno di Menotti, e il concerto finale con «The Julliard Orchestra», sotto la bacchetta di James Colon (13 luglio), accompagnato da giochi pirotecnici. In programma brani scelti di Shostakovic e Musorgskij. Fiore all'occhiello del Festival di Spoleto «Eine florentinische Tragodie», atto unico di Alexander Zemlinsky, tratto dal dramma omonimo di Wilde. Si tratta di un'opera raramente eseguita, che verrà rappresentata a Spoleto in forma semiscenica. La programmazione del Festival fa della danza uno dei suoi punti di forza. Attesi al Teatro Romano la Twyla Tharp Dance Company, la compagnia guidata dal giovane coreografo e danzatore, di origine israeliana, Ido Tadmor, Jess Curtis per la prima volta in Italia con «Fallen». In scena cinque ballerini-acrobati e un violoncellista, interpreti di un'esilarante «dialogo» tra la musica e la danza, una sfida continua alle leggi di gravità. Accanto ai concerti di mezzogiorno al Caio Melisso, jazz, il Dance gala al Duomo, il teatro di Augusto Zucchi che porta in scena «L'odore», dramma in due atti di Rocco Familiari, le marionette Colla con «Il pifferaio magico» e «La serenata di Pierrot». Atteso a Spoleto il pittore norvegese Odd Nerdrum. R. T.

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