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I «velini», un regalo al pubblico femminile

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Elena Barolo di Striscia la notizia: «Benvenuti i valletti, purché siano intelligenti oltre che belli»

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Ma la consacrazione ufficiale del ruolo di "valletto" televisivo è arrivato con Marcus Schenkenberg, prestante "olandesino" voluto da Simona Ventura nel programma «La grande notte» dal quale è poi trasmigrato a «Quelli che il calcio». La presenza di Marcus sembra destinata a rivoluzionare, nei futuri palinsesti, gli schemi tradizionali sulle "assistenti" dei conduttori che, nel consueto déshabillé, hanno il compito di accrescere, con le proprie grazie, l'appeal di un programma. Insomma si intravede, sempre più concreta, la possibilità del valletto finalizzato a gratificare anche quel pubblico femminile che non si riconosce nell'immagine della donna strumentalizzata a fini d'audience. Un ruolo che potrebbe comprendere anche "Letterini" e "Velini" chiamati ad affiancare le più conosciute e scollacciate colleghe. «Ma Striscia la notizia ha già un velino», commenta Elena Barolo, la "velina" bionda del Tg satirico, riferendosi al palestrato Edo, parodia dell'uomo tutto muscoli, che fino a qualche anno fa compariva durante la puntata del sabato. «Ben vengano i valletti, perché siano intelligenti oltre che belli. Verrebbe così data pari opportunità ad ambo i sessi in un lavoro considerato sempre al femminile», puntualizza la Barolo. «Il piccolo schermo italiano pretende solo canoni di bellezza fatua che trova la disponibilità di un universo femminile pronto a mostrare le proprie grazie, in funzione di una carriera più agevole», stigmatizza Luca Tommassini, coreografo di Madonna, di Fiorello ed attualmente impegnato nel tour di Claudio Baglioni. «Al punto che all'estero la Tv italiana è divenuta sinonimo di un voyeurismo e di un erotismo guardato con sufficienza ed ironico distacco. La verità è che la vasta fauna delle vallette in déshabillé richiama l'attenzione di un solo pubblico maschile che sbava dinanzi al video. Insomma la Tv made in Italy considera l'uomo brutto ed intelligente, privo di qualsiasi attrazione fisica, mentre la donna deve essere stupida e bella, vittima nuda e muta di un sistema al quale si adatta perché, per fini carrieristici, è più disponibile a spogliarsi». Su queste posizioni concorda anche Luigi Cassadra, uno dei "bellissimi" del programma di Maria De Filippi "Uomini e donne". «Sono stato un ex principe, aspirante alla mano di una delle tante pretendenti, secondo lo schema della trasmissione - svela — ma l'esperienza mi ha confermato quanto sia effimera e finalizzata soltanto all'apparenza ed alla voglia di far carriera la presenza femminile sul piccolo schermo». «Bene un valletto maschio se la conduzione di un programma è femminile. Se, invece, è un uomo a guidare una trasmissione, per una sorta di implicita alternanza televisiva finalizzata a valorizzare lo spettacolo, è auspicabile la presenza di una valletta», afferma Alberto Castagna, disponibile alle pari opportunità tra uomini e donne in video. Il conduttore di "Stranamore" è convinto che il futuro del piccolo schermo possa appartenere anche agli uomini belli ed intelligenti. Qualcosa, infatti, comincia a scardinarsi nella tradizionale supremazia delle vallette. «Da quando Fiorello ha dimostrato di essere uno show man non solo intelligente ma anche di gradevole aspetto le speranze che il maschio latino possa far valere oltre che i muscoli anche il cervello sembrano destinate ad aumentare» conclude Tommassini.

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