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di TIBERIA DE MATTEIS L'INCANTO della poetica visiva del russo Marc Chagall testimonia la ...

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Sotto il promettente titolo «Chagall connu et inconnu» sono raccolte più di centosettanta opere che attraversano le successive fasi espressive dell'artista con particolare attenzione ai soggiorni nella capitale europea dell'avanguardia figurativa. Undici spaziose sale contengono i dipinti suddivisi in ordine cronologico dai primi voli surreali degli anni Dieci fino all'illustrazione delle favole di La Fontaine degli anni Trenta. Trionfa la naturale immaterialità delle figure tratte dalla cultura popolare in un grazioso succedersi di malinconici violinisti ebraici, di animali simbolici come asini e capre, di variopinti saltimbanchi di un'anima tormentata. Si celebrano in quattro immagini di vaste proporzioni la musica, la danza, il teatro e la letteratura come luoghi utopici in cui la fantasia viaggia in libertà con prospettive universali, accanto a case infantili di quel blu intenso e magnetico che solo Chagall sa stendere sulla tele o di un rosso cupo e spento che ritrae incubi notturni. Colpiscono anche il turista più sprovveduto l'abbandono fiducioso di una donna che dorme su un gallo, l'abbraccio tenero di una sposa e di un asino nel «Songe d'une nuit d'été» di vaga memoria shakespeariana o la scomposizione inventiva e antropomorfica del paesaggio parigino con Tour Eiffel e Nôtre Dame utilizzate come icone. La nuda semplicità dei racconti per i bambini è sintetizzata nell'icasticità della serie dedicata alle favole più note, mentre la magia dell'arte diventa interpretazione esistenziale in «Le temps n'a pas des rives», in cui un pesce suona il violino sopra una pendola assecondando il flusso acquatico di un fiume che potrebbe essere la Senna.

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