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Papa Francesco, gaffe sull'inferno. Perché il Santo Padre ha ragione

Massimiliano Lenzi
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Ma quale gaffe. Ha ragione Papa Francesco, “ci troveremo  tutti all'inferno”. Prima o poi (speriamo il più poi possibile).  Perché non c'è redenzione senza peccato, non c'è estasi senza desiderio, non c'è fede senza incredulità. Non c'è resurrezione senza tradimento. Eppure è bastato che ieri il Pontefice, in una telefonata simpatica ed affettuosa ad un ragazzo autistico (ed alla sua famiglia) che gli aveva scritto una lettera commovente, alla fine della chiacchierata, nel momento dei saluti, parlando con la mamma del ragazzo, abbia parlato con il cuore del semplice cristiano per scatenare i media su una sua presunta gaffe. La mamma di Andrea (questo il nome del ragazzo) ha detto al Santo Padre che pregherà per lui anche se lui non ne ha bisogno perché "è già Santo" e Bergoglio a quel punto le ha replicato: "Forse ci troveremo nell'inferno". Perché siamo tutti Maddalene del nostro sconcerto. E anche chi, come chi scrive, si vanta di essere miscredente e di non bazzicare chiese, beh alla fine ha sempre una sola e grande tristezza: quella di non esser santo. Per il resto, arrivederci all'inferno. Per approfondire leggi anche: Ci vediamo all'inferno. Imbarazzo totale per lo scivolone del Papa

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