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Dramma bambini: con il lockdown si impenna la pedopornografia sul web. Ecco i dati (spaventosi)

Polizia postale contro la pedofilia online

La denuncia di don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter: più 40% di segnalazioni

Carlantonio Solimene
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Il lockdown fa scattare l'allarme rosso per i bambini vittime di reati pedopornografici sul web. «Mai come in pandemia abbiamo mappato un numero così elevato di abusi e adescamenti sui social e nelle chat: solo ieri l'Osmocop, l'Osservatorio Mondiale contro la pedofilia, Ufficio altamente specializzato di Meter, ha inoltrato alla Polizia postale italiana e anche a quella spagnola e neozelandese 8 segnalazioni contenete espliciti riferimenti in diverse chat dedicate all'adescamento e alla diffusione di video e foto con inenarrabili violenze sui bambini». A denunciarlo è Don Fortunato Di Noto, sacerdote e fondatore di Meter. «Sono 245 (con una crescita del 40%) le segnalazioni che Meter (dal 1° marzo a oggi) ha inoltrato alle forze di Polizia, sia italiana che estera, come anche a vari "server provider" sparsi in tutto il mondo - aggiunge -. Le chat sono state 265 con profili sospetti in varie piattaforme; migliaia di decine di video e basti pensare solo ad alcune segnalazioni contenenti 34.252 foto che corrisponderebbero a circa 30mila bambini già vittime di violenze sessuali. Una tragedia. Sotto i nostri occhi».

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