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In Lombardia distribuite mascherine contro il coronavirus

Carlo Antini
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«L'ordinanza emessa obbliga a coprirsi bocca e naso per contribuire a impedire il contagio. Oggi la Protezione civile regionale ha iniziato a distribuire a tutti i soggetti fornitori di servizi essenziali, una prima parte delle mascherine che serviranno per poter rispettare al meglio l'ordinanza regionale». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la quotidiana diretta sulla pagina Facebook di LombardiaNotizieOnline, con l'assessore al Bilancio Davide Caparini e alla Protezione civile Pietro Foroni. «La Protezione Civile si è subito attivata - ha spiegato Foroni - e per questo devo ringraziare l'assessore Caparini che ha contribuito all'operazione di approvvigionamento, la Regione Lombardia vuole offrire aiuto a chi è in difficolta nel reperire mascherine. Abbiamo quindi provveduto a una iniziale fornitura dei dispositivi, ma il piano proseguirà con l'arrivo di altro materiale, anche grazie al contributo di alcune imprese lombarde che le produrranno».  Per approfondire leggi anche: Il ballo assurdo delle mascherine «Il piano - ha precisato Foroni - prevede la distribuzione di 3,3 milioni di mascherine; 300 mila di queste, grazie a un accordo con Federfarma che da domani comincerà a rifornire le farmacie, saranno gratuitamente disponibili a partire da metà per chi ne avesse bisogno o per una sostituzione di un prodotto non adeguato. Sarà poi la stessa farmacia a individuare le persone in condizioni fragili perché vengano loro consegnate. Di questi 3 milioni, circa 440.000 sono già state distribuite tra mercoledì e giovedì scorso; già oggi 2,5 milioni di pezzi sono nei capoluoghi di provincia e nei territori e da domani inizierà la distribuzione, coinvolgendo sindaci e territori, nei vari negozi, supermarket, tabaccherie, poste e in banca. Se c'è un piccolo comune dove il sindaco ha il controllo della situazione conosce i bisogni dei nuclei famigliari, si farà una differente ricognizione del territorio». L'operazione è realizzata con il Volontariato organizzato di Protezione Civile e i Comitati di Coordinamento del Volontariato (CCV), in coordinamento con le Prefetture, le Province e Anci. I comuni, con le risorse a disposizione, controlleranno la corretta applicazione della distribuzione dei dispositivi.

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