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Scoperte case di riposo abusive con farmaci e alimenti scaduti

Carlo Antini
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Erano ubicate all'interno di dimore signorili situate ai Castelli Romani le due case di riposo abusive individuate dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nel corso di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri. A gestirle due donne di 53 e 67 anni, con precedenti per fatti analoghi, unitamente alla figlia della seconda di 43 anni, tutte denunciate all'Autorità Giudiziaria per maltrattamenti e violazioni alla normativa sanitaria.  Per approfondire leggi anche: Guardia di Finanza a caccia dei furbetti dell'Amuchina Le Fiamme Gialle della Compagnia di Frascati, prima di accedere nei due ospizi, hanno dovuto monitorare a lungo i due luoghi, protetti da imponenti recinzioni che impedivano la vista dall'esterno. Al momento dell'ingresso all'interno della struttura di Velletri, priva di qualsivoglia autorizzazione amministrativa e sanitaria, i militari hanno trovato tre anziani in precarie condizioni di assistenza, mentre nell'appartamento di Albano Laziale, in pessime condizioni igienico-sanitarie, erano ospitate sette persone in età avanzata, una delle quali in un locale interrato, umido e privo di finestre. La situazione non era molto migliore per gli altri sei ospiti, le cui camere, sprovviste di riscaldamento, erano coperte di muffa. Una donna prossima ai cento anni e non autosufficiente, dopo una visita medica da parte del personale del 118 intervenuto sul posto su richiesta dei Finanzieri, è stata trasportata in un vicino ospedale per essere sottoposta ad accertamenti.

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