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Coronavirus, un italiano contagiato. Un altro connazionale in isolamento a Sanremo

Allarme Coronavirus: in Cambogia sbarchi senza controlli, sotto controllo 5 italiani. Un connazionale positivo sulla Diamond Princess

Silvia Sfregola
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Uno dei 35 italiani a bordo della Diamond Princess, la nave da crociera attraccata a Yokohama, in Giappone, è risultato positivo al test del nuovo coronavirus. Lo ha reso noto la Protezione civile, sottolineando che «il lavoro delle autorità coinvolte proseguirà per assicurare il tempestivo rientro di tutti i nostri connazionali, garantendo tutte le procedure di sicurezza necessarie. In queste ore il lavoro del tavolo, in stretta collaborazione con i ministeri degli Affari Esteri, della Salute e della Difesa, si sta concentrando sulle operazioni necessarie per il rimpatrio dei cittadini italiani attualmente imbarcati sulla nave da crociera Diamond Princess». «Li porteremo a casa nei prossimi giorni con un volo dell'Aeronautica militare. Quello che sta accadendo richiede il massimo aiuto ai nostri connazionali e il massimo sostegno ai governi che stanno affrontando questo sforzo», ha confermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Mentre dal Giappone annunciano che i passeggeri risultati negativi al coronavirus potranno sbarcare domani: a bordo sono presenti 3200 persone. «Ci sarà bisogno dei 14 giorni di quarantena anche per queste persone. Perché la nave è ormai uno dei luoghi del mondo con la più alta diffusione di questo virus», ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. Intanto è emerso che dei cinque italiani che erano a bordo della nave Westerdam, approdata in Cambogia, uno è rientrato in Italia ed è monitorato costantemente dalle autorità sanitarie locali. Non presenta alcuna sintomatologia e si è sottoposto a isolamento domiciliare volontario. Un secondo italiano è rientrato direttamente in Germania, anch'egli senza alcuna sintomatologia. È in isolamento volontario domiciliare, monitorato dal servizio sanitario tedesco. Nella stessa condizione è il terzo italiano rientrato dalla Cambogia in Slovacchia. Gli ultimi due, italo-brasiliani, sono ancora a bordo, in attesa del risultato dei test e in contatto costante con la nostra ambasciata, e in procinto di tornare direttamente in Brasile. A Roma, ad oggi, presso l'Istituto Spallanzani sono 68 i pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 62, risultati negativi, sono stati dimessi. Sei pazienti sono ancora ricoverati: tre sono i casi confermati (la coppia cinese e il giovane proveniente dal sito della Cecchignola), altri tre rimangono comunque ricoverati per altri motivi. Il 29enne italiano positivo al coronavirus e il 17enne in osservazione dopo il rientro da Wuhan «sono entrambi in ottime condizioni di salute e di umore», ha comunicato l'Istituto per le malattie infettive. Soddisfatto del monitoraggio il ministro Speranza: «Siamo all'avanguardia in Europa. Così come siamo l'unico Paese che ha sostanzialmente sospeso i voli dal 30 di gennaio. Siamo anche l'unico Paese d'Europa in cui in tutti gli aeroporti sono attivi i termoscanner. Massima attenzione, ma no allarmismo». Intanto dalla Cina il presidente Xi Jinping, nel corso di una conversazione telefonica con il premier britannico Boris Johnson, ha detto che le misure prese da Pechino stanno raggiungendo visibili progressi, e che la battaglia è a un momento cruciale. Mentre è salito a 1.875 morti il bilancio delle vittime, con 73.337 persone contagiate. Secondo l'Oms i casi fuori dalla Cina sono in totale 92, in 12 Paesi.

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