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Falso olio biologico in Calabria, ex consigliere arrestato col figlio

Silvia Sfregola
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Con l'accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode nell'esercizio del commercio, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, calunnia e tentata estorsione, la Guardia di Finanza di Cosenza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Paola, Rosamaria Mesiti, nei confronti di due persone: gli arrestati sono un ex consigliere della Regione Calabria, oltre che ex sindaco del comune di Amantea, e il figlio. L'operazione è denominata "Mosca Bianca". Secondo l'accusa padre e figlio, nell'esercizio di un'azienda agricola, avrebbero commercializzato 41.860 kg di falso olio biologico, ottenuto con prodotti chimici e fitosanitari, traendone un profitto pari a più di 150.000 euro, oltre che percependo specifici contributi dall'Unione europea e dalla Regione Calabria per circa 114.000 euro. Inoltre, sempre secondo le fiamme gialle, il profitto - tramite una serie di operazioni finanziarie abilmente concepite al fine di dissimularne l'origine delittuosa - è stato poi reimpiegato per l'acquisto di un compendio immobiliare a Serra d'Aiello (Cosenza), avvenuto nell'ambito di un'asta fallimentare. Le indagini hanno inoltre permesso di ricondurre la proprietà di fatto sia dell'azienda agricola, che degli immobili successivamente acquisiti, all'ex consigliere regionale, già colpito in passato da misura di prevenzione patrimoniale. In particolare, è stato sottoposto a sequestro il 50% di un complesso immobiliare a Serra d'Aiello, nonche' denaro e altre utilità nella disponibilità degli indagati. 

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