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Fabbrica di batterie a fuoco: fumo tossico ad Avellino

Davide Di Santo
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L'aria irrespirabile, il caldo insopportabile e il grigio che avvolge lecontrade vicine, dove vivono agricoltori. Ed è scattato il fuggi fuggi. Decine di persone stanno abbandonando le case rurali nella zona di Pianodardine, ad Avellino, dove si è sviluppato l'incendio nell'azienda Ics, che produce componenti per le batterie per auto. La prefettura di Avellino, durante la riunione del per il coordinamento dei soccorsi ha diramato un avviso di emergenza con un elenco di comuni dove dovranno essere adottate alcune misure di sicurezza, come la chiusura di porte e finestre e il blocco della circolazione. #Avellino #13settembre 13:15, incendio in un'azienda che produce componenti per batterie d'auto in loc. Pianodardine: cinque le squadre dei #vigilidelfuoco al lavoro nelle operazioni di spegnimento. Intervento in corso pic.twitter.com/0JNZR7JtRb— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) September 13, 2019 I comuni interessati dalla enorme nube di fumo nero sono Avellino, Atripalda, Montefredane, Manocalzati, Mercogliano, Monteforte, Forino, Contrada, Cesinali, Aiello del Sabato, Grottolella, Capriglia Irpina, Altavilla Irpina, Serino, Ospedaletto D'Alpinolo, Solofra, Prata Principato Ultra e Montoro. #Avellino #13settembre, sotto controllo l'#incendio nell'azienda produttrice di componenti per batterie d'auto: sul posto anche due squadre dei #vigilidelfuoco provenienti da #Napoli e #Salerno. Aggiornamento ore 16:00 pic.twitter.com/mxqPSpTHil— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) September 13, 2019 Lungo la strada statale 7 bis si è creato un serpentone di auto che si allontanano dal rogo. Sul posto è un continuo via vai di mezzi dei vigili del fuoco che possono approvvigionarsi anche dalle vasche dello stir di Pianodardine. La società provinciale per la gestione dei rifiuti ha infatti sospeso le attività di raccolta e trattamento per dare supporto alle operazioni di spegnimento sia con i rifornimenti di acqua, sia con gli schiumogeni necessari nel caso in cui siano presenti elementi chimici. Nella zona rossa, accessibile solo ai mezzi delle forze dell'ordine e dei soccorsi, si trova anche il procuratore aggiunto Vincenzo D'Onofrio per avviare le prime indagini. Non c'è ancora una quadro chiaro su cosa possa aver provocato l'incendio in un capannone in disuso dove erano accatastati materiali plastici. Nel frattempo sarebbe stato messo in sicurezza l'impianto di un distributore di carburanti vicino, lambito dalle fiamme che hanno determinato anche l'evacuazione del deposito dell'azienda provinciale dei trasporti pubblici Air. Nelle prossime ore potrebbero anche esserci disagi nei collegamenti tra i vari comuni irpini e con le altre città campane. 

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