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Richard Gere fa l'avvocato delle Ong: esposto contro l'Italia

L'attore a Lampedusa: qualcosa è cambiato negli italiani

Davide Di Santo
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 "Abbiamo presentato un esposto per verificare se tutto ciò che sta accadendo non rappresenti una fattispecie di reato". Ad annunciarlo, durante la conferenza stampa che si sta tenendo all'aeroporto di Lampedusa sul caso della Open Arms, sono l'attore americano Richard Gere, attivista per i diritti umani, Oscar Camps, fondatore Open Arms; Riccardo Gatti, presidente Open Arms Italia e Gabriele Rubini (Chef Rubio), cuoco e fotografo. Il divo e gli altri attivisti hanno fatto sapere che porteranno il caso all'attenzione dei pm di Roma e Agrigento.  "Dopo 8 giorni le 121 persone sulla Open Arms avevano bisogno di mangiare e bere. Amo moltissimo gli italiani, la vostra generosità e la gioia di vivere. Eppure ho notato che c'è qualcosa di cambiato. Ci sono state delle difficoltà per arrivare, con una barca, per portare viveri, alla Open Arms. La prima barca che avevamo trovato non ci ha accompagnati perché temeva ripercussioni", ha detto Richard Gere in conferenza stampa nell'aeroporto di Lampedusa. "Ero in vacanza vicino Roma con la mia famiglia, quando ho sentito quanto stava accadendo e del decreto passato in Italia, non potevo credere che i miei amici italiani potessero tirare fuori questo odio - ha aggiunto l'attore americano - Open Arms l'ho conosciuta qualche anno fa a Barcellona. Non è la prima volta che vengo a Lampedusa, ho già visitato, anni fa, l'hotspot, e ho conosciuto le orribili storie dei rifugiati". "Critica il decreto Salvini ma... quanti ne ospiti in villa Richard?". E' quanto recita il meme postato dal leader della Lega in cui è ritratto l'attore a bordo della Open Arms. Salvini quindi aggiunge nella didascalia: "Visto che i suoi amici della ong hanno 180 immigrati a bordo, sono sicuro che il generoso milionario li ospiterà tutti nelle sue ville. Sbaglio?". 

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