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"Sembrava l'inferno", parla l'amico di Massimo morto a Stromboli

Silvia Sfregola
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Situazione verso la normalizzazione a Stromboli, dopo l'eruzione del vulcano di mercoledì. I parametri sono rientrati, ma non potendo prevedere possibili cambiamenti dell'attività vulcanica, la Protezione civile ha elevato l'allerta a gialla. I vigili del fuoco hanno proseguito le ricognizioni per spegnere i piccoli focolai rimanenti sulla parte alta dell'isola: in volo si sono alzati i canadair, dopo che gli incendi lato Ginostra erano stati domati. Dal Comune è stato disposto il divieto di escursione. E l'elipista è stata ripulita. Nella sala operativa della prefettura di Messina è attiva l'unità di crisi. «Situazione sotto controllo, in stato di preallerta. Oltre al decesso di ieri, non ci sono stati feriti», confermano. Nell'esplosione di mercoledì è rimasto ucciso il 34enne Massimo Imbesi, di Milazzo, che stava facendo un'escursione, insieme a un amico rimasto illeso. "Sembrava di stare all'inferno per la pioggia di fuoco che veniva giù dal cielo" ha raccontato il ragazzo brasiliano che era con lui quando sono stati sorpresi dalla violenta eruzione. "Domani vado a scalare lo Stromboli" aveva detto Massimo prima di partire. Da poco aveva superato l'esame di allievo ufficiale di coperta. La guardia costiera intanto ha inviato 4 pattugliatori per esigenze dei residenti, disponibile comunque per eventuali necessità di evacuazione dall'isola. I vigili del fuoco sono attivi anche con un nucleo batteriologico chimico e radiologico per spetti sui rilevamenti dell'aria. In mare, su disposizione del sindaco, è presente anche una nave privata equipaggiata con acqua, viveri e generi di conforto e materiale di pronto soccorso. Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni informa che a Ginostra l'illuminazione era già tornata attiva quasi completamente nella notte di mercoledì verso le 4, a parte qualche zona. E sottolinea che non ci sono stati evacuati fra i cittadini, a parte dei turisti, una ottantina, che, in via precauzionale, sono stati portati nelle strutture ricettive di Lipari. Alcuni di loro - fa sapere - sono tornati l'indomani nell'isola con i mezzi di navigazione di linea che sono stati ripristinati. Giorgianni ribadisce il cordoglio e il dolore per la vittima dell'eruzione, precisando che quando il 34enne è stato colpito non si trovava nel percorso del vulcano alla sommità, ma in un sentiero di mezza montagna. «La pioggia di detriti - spiega il sindaco - non ha investito, come accade di norma, solo l'area del vulcano, ma l'abitato».

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